Lombardia, negli ospedali furti per 700mila euro

La conta (parziale) delle apparecchiature rubate dall’inizio dell’anno in 13 delle 27 Asst

Una corsia d'ospedale (foto archivio)

Una corsia d'ospedale (foto archivio)

Milano, 4 dicembre 2019 - Dall’inizio dell’anno negli ospedali lombardi sono state rubate apparecchiature per oltre 760 mila euro, almeno. Sono 26 gli episodi censiti dalla Regione, in 12 aziende socio-sanitarie, per un bottino complessivo di 664.492 euro. Dal danno “piccolo” di 2.500 euro (un defibrillatore e un pc sottratti in due episodi distinti al Niguarda) al colpo grosso da 200 mila euro, per 10 videocolonscopi/videogastroscopi/duodenoscopi rubati all’Asst di Pavia. Un furto che, per valore e volume, può esser paragonato a quello di cui a inizio novembre ha dato notizia Il Giorno : dieci “reni“ per la dialisi spariti da un magazzino del San Carlo di Milano, la notte della consegna da parte della ditta dalla quale eran stati noleggiati. Quest’ultimo episodio, denunciato alla polizia per centomila euro, non compare ancora nella ricognizione avviata dalla Direzione Welfare, alla quale uno dei quattro Irccs lombardi e quattro delle 27 Asst – tra cui, appunto, l’Asst dei Santi – non avevano ancora risposto ieri, quando l’assessore Giulio Gallera ha illustrato i primi esiti al Pirellone, rispondendo a un’interpellanza di Viviana Beccalossi.

La consigliera del gruppo misto ha chiesto lumi partendo da un altro colpo da 200 mila euro: tre endoscopi rubati la notte di domenica 20 ottobre dalla radiologia dell’ospedale di Chiari. «Con tutta evidenza un furto su commissione», ragiona Beccalossi, data la particolarità del bottino. L’Asst della Franciacorta aveva dovuto spostare attrezzatura dal presidio di Orzinuovi per garantire l’attività il lunedì mattina. L’assessore Gallera spiega che i carabinieri «hanno individuato segni di forzatura su una porta antipanico» e che stanno indagando. Quanto alle telecamere, di cui pure ha chiesto Beccalossi, all’ospedale di Chiari ci sono; e dalla Dg Welfare sottolineano che i 40 milioni alla voce “indistinti“ nell’ultimo stanziamento da quasi 203 milioni per gli ospedali lombardi possono essere spesi anche in impianti di videosorveglianza. Che hanno un’utilità anche nelle indagini sull’altro obiettivo dei predoni sanitari, i farmaci: Beccalossi ricorda l’ultima operazione dei Nas di Cremona (14 arresti a settembre), e i 300 mila euro di medicinali sottratti tra giugno e luglio all’ospedale di Montichiari. Gallera aggiunge alla conta lo “smarrimento” di 5 fiale di morfina alla farmacia dell’ospedale di Desenzano all’inizio dell’anno, e un ammanco di 1.400 compresse di Delorazepam (benzodiazepina) all’Asst Bergamo Est nel 2018. A Milano, invece, in giugno sono spariti 40 mila euro di chemioterapici dall’Oncologia, sempre del San Carlo.  

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro