Furia assassina ad Assago, ucciso al lavoro: Luis aveva un sogno "Voleva laurearsi"

Ruggieri, il cassiere gentile, è morto all’Humanitas. Aveva 47 anni. Un 80enne e un 40enne in codice rosso, 72enne colpita alla mano

Assago, i soccorsi al centro commerciale. Nel riquadro la vittima

Assago, i soccorsi al centro commerciale. Nel riquadro la vittima

di Marianna Vazzana

MILANO

Una vita spezzata da una fredda lama conficcata su torace e addome. Non c’è stato niente da fare per Luis Fernando Ruggieri, quarantasettenne originario della Bolivia, cassiere del Carrefour accoltellato a morte mentre lavorava. È una delle vittime della furia inspiegabile del quarantaseienne Andrea Tombolini che ieri ha prelevato un coltello dal reparto casalinghi del supermercato al centro commerciale Milanofiori di Assago e ha colpito a caso persone. Ruggieri è stato portato all’Humanitas in arresto cardiocircolatorio, con manovre rianimatorie in corso. E non ce l’ha fatta. Da quel che scriveva sul suo profilo Linkedin era un uomo pieno di ambizioni, che non stava mai con le mani in mano e che sognava di laurearsi: "Per non far passare il tempo in attesa di un lavoro, nel periodo del lockdown ho ricominciato a studiare. Ho scelto una università on line per non “ostacolare” eventuali opportunità lavorative come questo percorso in Carrefour". Raccontava di aver lavorato 21 anni e mezzo per Esselunga e poi per l’Auchan, prima di approdare al Carrefour. Diplomato da ragazzo al liceo scientifico Bottoni si era poi iscritto in Ingegneria informatica al Politecnico, per poi interrompere gli studi. Ricominciati di recente, in Scienze biologiche all’Università Uniecampus. Lo scorso 14 settembre aveva festeggiato il suo ultimo compleanno. Oltre a lui è stato accoltellato il calciatore del Monza Pablo Marì, che ha riportato una profonda ferita alla schiena ma non risulta essere in pericolo di vita (ricoverato al Niguarda). Ancora: al Policlinico in codice rosso è finito un quarantenne italiano, ferito al muscolo pettorale. Dalla tac non sono emerse particolari criticità ma il paziente è stato comunque accompagnato in sala operatoria in tarda serata per una “esplorazione della ferita“, in modo da poter escludere al 100% qualsiasi problematica eventualmente non rilevata dalla tac. Il quarantenne è sempre rimasto cosciente e le sue condizioni sono stabili. Resta ricoverato in prognosi riservata.

Gli altri feriti sono un anziano di 80 anni, trasportato in codice rosso al Fatebenefratelli con una ferita da arma da taglio al torace, e una donna di 72 accompagnata in codice giallo al San Gerardo di Monza per una ferita alla mano. Una ottantunenne è invece stata visitata sul posto ma non ha avuto bisogno del trasporto in ospedale. Resta un mistero cosa abbia spinto il quarantaseienne, italiano, a prendere un coltello dal reparto Casalinghi del supermercato e a scagliarsi contro le persone che aveva attorno. I carabinieri hanno escluso subito che il gesto fosse legato a motivi di terrorismo. Il pm milanese Paolo Storari lo accusa di omicidio e tentato omicidio plurimo. Secondo quanto emerso finora, l’uomo soffre di problemi di depressione che si sarebbero manifestati dopo un intervento chirurgico al quale si era sottoposto alcuni mesi fa ma fino a ieri non aveva mai dato in escandescenze né manifestato aggressività, se non contro se stesso. Secondo alcuni testimoni, una volta bloccato nel supermercato avrebbe urlato "Ammazzatemi, ammazzatemi pure".

Dal Carrefour, il cordoglio per il dipendente ucciso: "Siamo profondamente addolorati. Ci stringiamo attorno alla sua famiglia, con cui siamo in contatto per esprimere il nostro cordoglio", afferma Christophe Rabatel Ceo Carrefour Italia. "Siamo vicini alle famiglie delle altre vittime coinvolte. Da parte nostra siamo a completa disposizione delle autorità competenti e faremo tutto quanto sia nelle nostre facoltà per permettere loro di svolgere il loro lavoro e ricostruire la dinamica dell’accaduto. Episodi del genere non dovrebbero mai verificarsi in assoluto, soprattutto durante lo svolgimento del proprio lavoro". Dolore espresso anche da Graziano Musella, presidente del Consiglio Comunale di Assago.