Furato ”aperto” per Ferragosto Senza sosta il business dello spaccio

A pochi passi da mamme a passeggio e podisti il viavai dei pusher che riforniscono i clienti di droga

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Nemmeno il Ferragosto ferma l’attività dei pusher nelle campagne di Busto Garolfo. Se ogni grande città ha il suo parco dello spaccio, per Busto Garolfo il mercato all’aperto di stupefacenti apre ad ogni giorno lungo la strada che porta dal capoluogo alla frazione di Furato. Terminate le ultime villette l’aperta campagna che si apre con la serie di curve e contro curve come fosse un enorme serpentone, rappresenta il “drive in“ dello sballo più gettonato della zona. Ragazzi appena maggiorenni e forse nemmeno tali, arrivano con gli scooter a prendere la “roba“ dai pusher sotto il sole cocente delle 14. A poca distanza le mamme portano i loro bambini a passeggio lungo la ciclabile che costeggia via per Furato e i runners corrono disperatamente per tenersi in forma. La scena è sempre la medesima l’auto in sosta, lo scooter che arriva a tutta velocità, la sterzata improvvisa lungo il sentiero e la fermata obbligata davanti ad un cespuglio. Qualche istante ed ecco uscire dai rovi rinsecchiti dalla siccità un uomo che con un gesto quasi da prestigiatore, consegna al giovane acquirente le palline di droga e riceve nell’altra mano il pagamento. Un gesto che dura una frazione di secondo e che potrebbe passare inosservato ma che è ben noto a chi quella strada la percorre abitualmente. Poi con noncuranza l’uomo, con un movimento quasi meccanico, rientra silenziosamente nel cespuglio in attesa del prossimo cliente, nessuna parola nessun dialogo, solo soldi e droga.

E via così per ore e ore, di giorno, di sera, senza badare all’età dei clienti appena adolescenti oppure adulti devastati da anni di tossicodipendenza. Alcuni di loro non hanno nemmeno il tempo di aspettare, si spostano nel vicino campo coltivato a granoturco per farsi immediatamente e perdere i sensi tra le alte coltivazioni con il rischio concreto di venire tranciati da qualche trattore. È lo spaccio in salsa nostrana che porta la droga dalla periferia a tante case di ignari cittadini i cui figli e fratelli ogni giorno fanno il pieno di “morte“ a pochi passi da casa. P.M.

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