Vaccino AstraZeneca rifiutato e calo prenotazioni over 75. Largo ai 70enni

In calo le prenotazioni per chi ha fra i 75 e i 79 anni, vaccini anche ai più giovani. "Defezioni? Vedremo le indicazioni del Ministero"

Il vaccino anti Covid

Il vaccino anti Covid

Milano, 9 aprile - La Regione ha deciso di anticipare la fase della vaccinazione contro il Coronavirus riservata ai lombardi di età compresa tra i 70 e i 75 anni. Per loro le prenotazioni sarebbero dovute partire il 15 aprile e le somministrazioni sarebbero dovute iniziare il 27 dello stesso mese. Questo prevedeva il programma della campagna vaccinale fino a ieri, quando il governatore lombardo, Attilio Fontana, ha comunicato la decisione di anticipare la finestra: per la fascia 70-75 anni già ieri le registrazioni, somministrazioni già nei prossimi giorni. Detto altrimenti: i lombardi tra i 70 e i 75 anni possono sfruttare la finestra finora riservata alla fascia di età immediatamente superiore alla loro, quella tra i 75 e i 79 anni. Questo perché le prenotazioni arrivate dalla fascia 75-79 anni sono inferiori al previsto e la Regione vuole provare a riempire tutti gli slot lasciati vuoti (anche) dai timori suscitati da Astrazeneca. A spiegare tutto è Giovanni Pavesi, direttore generale del Welfare.

«Il tema è Astrazeneca. Se oggi si presenta un 70-75 enne e rifiuta Astrazeneca non so come dobbiamo comportarci, ci stiamo pensando. Ovvio che uno non viene vaccinato contro la propria volontà, quindi per ora finisce in coda. Secondo le indicazioni arrivate dalla struttura del commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus, il generale Francesco Paolo Figliuolo, Astrazeneca è indicato per le vaccinazioni degli over 60, ma il 61enne può dire che non lo vuole". Da qui la sottolineatura di Fontana: "Abbiamo chiesto al Ministero della Salute di avere al più presto indicazioni su come riorganizzare il prosieguo della campagna alla luce delle nuove indicazioni sull’utilizzo di Astrazeneca, di cui Ema (l’Agenzia Europea per il Farmaco ndr) ha comunque ribadito la sicurezza". Le date e i numeri, allora. Le prenotazioni per la fascia 75-79 anni si sono aperte il 2 aprile e fino a mercoledì sera vi avevano aderito in 292.711 a fronte di una platea complessiva di 449.862 persone: il 65% del totale. Va considerato, però, che solo nelle prime 24 ore le prenotazioni furono 192.114. Da lì in poi si è proceduto con una media di appena 14mila al giorno.

Nel frattempo è in corso la vaccinazione degli over 80 dimenticati, vale a dire: gli over 80 che avevano aderito alla campagna sul sito di Aria ma non hanno mai ricevuto una convocazione. Da qui l’altro annuncio di Fontana: "Grazie alla consegna avvenuta mercoledì di 250.000 mila dosi Pfizer, confermo che entro domenica 11 aprile potrà essere garantita la prima somministrazione per tutti gli over 80. La Lombardia ha somministrato 1.877.416 dosi, quindi entro la fine della settimana supereremo i 2 milioni. La campagna procede a una media giornaliera di 40.000 vaccinazioni". "Entro il 20 aprile – prosegue il governatore – riceveranno la prima dose anche gli over 80 a domincilio, circa 50.000, di cui 12.164 sono già stati vaccinati". Infine, sono 58mila gli over 80 che non hanno ancora aderito alla campagna: da ieri possono farlo sulla piattaforma di Poste. Da oggi si aprono le prenotazioni per vulnerabili e disabili non seguiti da un centro ospedaliero e per i loro caregiver. Dal 16 aprile finestra ulteriore per i caregiver di disabili e di estremamente vulnerabili che sono già stati vaccinati e per i genitori dei minori non vaccinabili.  

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