
Il pm Paolo Storari
Il gip Luca Milani ieri ha convalidato il sequestro preventivo d’urgenza di oltre 43,5 milioni di euro che i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria (Pef) di Milano hanno eseguito l’8 luglio a carico di Rhenus Logistics spa, filiale italiana di una multinazionale tedesca nel settore spedizioni e trasporti, sotto accusa in una delle indagini del pm Paolo Storari sui "serbatoi di lavoratori" e la "somministrazione illecita di manodopera". Secondo il pm la "condotta posta in essere" da Rhenus, che aveva tra i suoi clienti anche due società della galassia Ikea non convolte nelle indagini, "nell’ambito del sistema fraudolento" va avanti "da anni e ha comportato non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all’erario" allo scopo di "generare fatturato e margini, anche facendo ricorso al meccanismo di frode fiscale".
Il giudice Milani, nell’ordinanza di convalida da 185 pagine, scrive che non c’è "nessun dubbio circa la volontarietà della commissione dell’illecito, considerato come numerosi siano gli indicatori utilizzabili per affermare che l’impresa committente abbia operato esercitando i poteri di gestione del datore di lavoro, senza sopportare gli oneri, contributivi, stipendiali e contrattuali, dell’assunzione di decine di dipendenti". In base alle indagini Rhenus Logistics tra il 2019 e il 2024 avrebbe orchestrato una complessa frode fiscale, utilizzando fatture per operazioni inesistenti emesse dalle proprie appaltatrici a fronte di fittizi contratti d’appalto per somministrazione di manodopera. "Ricostruendo la filiera - aveva spiegato il procuratore Marcello Viola - è stato rilevato che i rapporti di lavoro con la committente sono stati “schermati“ da società “filtro“ che a loro volta si sono avvalse di diverse cooperative (società “serbatoio“) che hanno sistematicamente omesso il versamento dell’Iva, nonché degli oneri di natura previdenziale e assistenziale".