Milano, 23 settembre 2022 - Felpa, jeans, faccia dipinta e scarpe comode: è partito da largo Cairoli a Milano il corteo dei Fridays for future per la prima manifestazione per il clima dopo l'estate: sono oltre 10mila, spiegano gli organizzatori, a manifestare e diretti al Palazzo della Regione Lombardia. "Anche in clima di elezioni i giornali ne hanno parlato pochissimo: l'ambiente è sempre strumentale per fini altri, per fare campagna elettorale tra partiti e portare avanti politiche energetiche e economiche molto specifiche che sono solo a valle di quello che bisognerebbe fare" spiega la la portavoce di Fridays for future Italia, Martina Comparelli, in testa al corteo.
Tra le istanze dei giovani manifestanti, c'è "l'urgenza di affrontare la crisi climatica e passare a un mix energetico più possibile pulito e economico; che i beni comuni siano messi al sicuro" con "la rimunicipalizzazione dell'acqua e la manutenzione dei dotti; l'efficientamento degli edifici popolari e delle scuole; politiche di sicurezza e giustizia sul lavoro". Dai megafoni del movimento apartitico arrivano appelli alla politica: "Non arretriamo di un centimetro sui nostri diritti. Abbiamo diritto alla giustizia climatica".
I leader politici "ci trattano come acquirenti, consumatori, che devono decidere voto questo o quello guardando le vetrine - grida uno studente - i governi si sono susseguiti e non hanno fatto niente. È difficile credere che le cose cambieranno con il voto". Alla manifestazione, scrive il movimento sulle pagine social, "sono vietati simboli elettorali. Le nostre piazze sono antifasciste, transfemministe, antirazziste e non violente. Nessun comportamento sessista, razzista e violento sarà tollerato". Lo sciopero globale continua nel pomeriggio: appuntamento alle 18.30 ancora a Largo Cairoli per un nuovo corteo che arriverà alle Colonne di San Lorenzo.
Oggi, venerdì 23 settembre, in occasione del Global Strike for Climate, la Rete della Conoscenza, l'Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario sono in oltre 40 piazze a manifestare. Da Roma a Napoli, da Trieste a Bologna, passando per Torino, Firenze, Genova, Perugia, fino ad arrivare a Cagliari, Pescara, Bari e Potenza. Studenti e studentesse, giovani ragazzi e ragazze, ma anche famiglie, si sono mobilitati in tutto il paese per mettere al centro le priorità delle nuove generazioni: diritto al futuro, decisionalità, partecipazione, giustizia sociale. A due giorni dalle elezioni politiche nazionali, la mobilitazione Fridays For Future vuole fare da megafono ad istanze che non vengono prese in considerazione dal dibattito pubblico.
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