Brusca frenata in metropolitana: pm indaga per anomalie sistema sicurezza

L'ultimo di una serie di episodi ha provocato quasi una ventina di contusi tra i passeggeri

I soccorsi inviati dopo la frenata del metrò della M1, la linea rossa

I soccorsi inviati dopo la frenata del metrò della M1, la linea rossa

Milano, 7 dicembre 2019Si indaga su presunte anomalie nel sistema esterno di sicurezza che regola le frenate di emergenza, già al centro di una più ampia indagine della Procura di Milano, in relazione alla brusca frenata di ieri di un convoglio della metro alla fermata di San Babila, in pieno centro, che ha  provocato quasi una ventina di contusi tra i passeggeri, di cui otto portati in ospedale, in condizioni, comunque, non gravi. 

La Procura di Milano nel pomeriggio ha disposto il sequestro del convoglio della metro. Dai primi accertamenti, infatti, sarebbero emersi alcuni elementi, anche più specifici rispetto ai casi delle altre frenate brusche di questi mesi (che potrebbero essere state causate da anomalie nel sistema esterno di emergenza), e dunque gli inquirenti hanno deciso di sequestrare il treno per approfondimenti. È stato sequestrato, da quanto si è saputo, anche un dispositivo specifico, un modem, utile per le indagini.

Gli episodi più gravi dei mesi scorsi sono accaduti il 4, il 9 e l'11 marzo scorso (rimasero lievemente ferite in totale 16 persone). I pm, nel frattempo, hanno anche nominato un esperto, l'ingegnere Fabrizio Lucani, lo stesso che si è occupato del disastro ferroviario di Pioltello, per una consulenza.  A inizio ottobre c'era stata un'altra brusca frenata alla fermata Bisceglie, ma in quel caso era stata causata da un  errore del macchinista. Era stata, poi, la stessa Atm, l'azienda milanese dei trasporti, nei mesi scorsi a segnalare alla Procura altri episodi di improvvise decelerazioni dei convogli.

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