Milano, 20 milioni scomparsi: chiesto il proscioglimento dei frati per prescrizione

La richiesta del pm al giudice. Si oppongo le parti civili. Le difese: in subordine "assoluzione nel merito"

Frati francescani

Frati francescani

Milano, 5 aprile 2019 - Il processo non deve andare avanti e i tre religiosi, ex amministratori di tre enti dei Frati Minori, imputati per appropriazione indebita per un ammanco nelle casse dei francescani da circa 20 milioni di euro, devono essere prosciolti «per intervenuta prescrizione». È la richiesta formulata dal pm di Milano Adriano Scudieri nel processo davanti al giudice della quarta penale Giuseppe Vanore, che deciderà nell'udienza fissata per il 17 maggio.

I tre enti, la Casa Generalizia dell'Ordine dei Frati Minori, rappresentata dal legale Federico Pezzani, la Provincia di Lombardia San Carlo Borromeo dei Frati Minori e la Conferenza dei ministri provinciali dei Frati Minori d'Italia, rappresentate dal legale Gian Luigi Tizzoni, sono parti civili e, tramite gli avvocati, hanno chiesto di respingere la richiesta di «non doversi procedere» per prescrizione. Le difese, invece, in subordine hanno richiesto la dichiarazione della prescrizione del reato. Alla richiesta di proscioglimento pieno il Pubblico Ministero non si è opposto, rimettendosi alla decisione del Giudice.o. Su questo il pm si è rimesso "alla valutazione del giudice", concludendo che comunque "la prescrizione c'è".

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