Milano, foto nuda davanti alla sede dei vigili: denunciata

La trentunenne si è fatta riprendere senza veli in via Custodi: notata dai vigili e indagata. "Scatti per pubblicizzare un negozio"

Polizia Locale di Milano

Polizia Locale di Milano

Milano, 10 luglio 2020 - Set fotografico in via Custodi 13, davanti ai cancelli della sede del Reparto Radiomobile della polizia locale. Prima serata del primo luglio, sono quasi le 19.30. Un agente che sta rientrando a casa a fine turno esce in strada e nota una donna con i vestiti alzati che mostra il seno a due ragazzi che ne stanno immortalando le nudità, puntando sulla porta carraia e sulla scritta "Polizia municipale".

A quel punto, il vigile interviene, dice a lei di rivestirsi e ordina a tutti e tre di seguirlo: scatta la denuncia per oltraggio al Corpo (della polizia locale) in concorso per il trio, composto da una trentunenne e dai due fotografi di 23 e 27 anni; e la donna viene accusata pure di atti contrari alla pubblica decenza, reato amministrativo. Ai tre vengono sequestrati gli smartphone, per verificare quali immagini siano state immagazzinate nella memoria e per impedire ai proprietari di diffonderne il contenuto sui social. Sì, perché – sebbene i protagonisti della vicenda abbiano assicurato di essere lì solo per pubblicizzare la linea di abbigliamento di una boutique – il sospetto dei ghisa è che i giovani volessero (anche) usare quelle foto per sbeffeggiare i vigili e la loro sede in Rete. "Un plauso al collega intervenuto, c’era il rischio che venisse denigrato ancora una volta il nostro Corpo", il commento del segretario del Sulpm Daniele Vincini.

Del resto, è già successo in passato. Nel dicembre scorso, due cugini di 22 anni avevano girato un video tra le auto dei vigili in piazza Beccaria: "Polizia di m., mi fumo l’erba davanti a voi...", una delle frasi urlate mentre si facevano uno “spinello“ a favor di follower. Fermati dagli uomini del Radiomobile, avevano subito ridimensionato la loro foga anti-sistema. Conclusione della storia: i due erano stati segnalati alla Prefettura come consumatori di droga (con loro avevano un grammo e mezzo di marijuana); e la sequenza immortalata col cellulare era stata acquisita dagli agenti prima che potesse finire on line. Episodi del genere, in cui giovanissimi si riprendono mentre insultano o dileggiano le forze dell’ordine, sono tutt’altro che infrequenti: a fine ottobre 2019, un ventenne ungherese aveva insultato alcuni poliziotti impegnati in un intervento in viale Gran Sasso, riprendendosi mentre lo faceva al volante di una 500 Enjoy. Gli agenti lo avevano fermato, e, a seguito di sua veemente reazione, arrestato per resistenza. Il giorno dopo, era stato indagato per diffamazione anche l’amico che aveva postato un filmato su Instagram pieno di insulti contro la polizia. Senza dimenticare l’influencer Asia Gianese, in macchina in piazza Duomo di notte per poi dire "Cos’è che non possiamo fare noi?". Risultato: lei identificata dai carabinieri, l’autista denunciato.

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