Formigoni smonta la Moratti: arriva terza, Cl guarda a FdI

Nel 2011 fu tra i pochi a pronosticare la sconfitta dell’allora prima cittadina. Il cattolico Mauro non ci sta: "La proposta di Letizia rappresenta una novità"

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In occasione delle elezioni Comunali del 2011 fu uno dei pochissimi a vederci giusto: qualche mese prima delle urne Roberto Formigoni, allora presidente della Regione Lombardia, affermò che il centrodestra a Milano avesse un problema di consenso e l’esito della corsa per Palazzo Marino non fosse scontato. I dubbi dell’allora governatore erano sul candidato sindaco della coalizione: Letizia Moratti. Che infatti fu sconfitta da Giuliano Pisapia. A distanza di 11 anni, riecco Formigoni, i suoi moniti e i suoi pronostici. Nel mirino sempre la Moratti, stavolta in corsa per quella presidenza che lui ha detenuto per un ventennio, la presidenza della Regione. E chissà se Formigoni azzeccherà ancora: "Credo che le possibilità di vittoria per la Moratti siano ridottissime – dichiara ad Affaritaliani –. Temo per lei che si collocherà al terzo posto, col rischio di non entrare nemmeno in Consiglio regionale a causa del regolamento".

A suscitare la reazione dei morattiani è il passaggio sull’orientamento dei cattolici che, secondo l’ex governatore, stanno guardando a Fratelli d’Italia. Da qui la replica del ciellino Mario Mauro, ex ministro della Difesa e ora sostenitore della Lista Moratti: "Storicamente i cattolici guardano verso il cielo. Nel panorama della politica italiana se c’è un fatto nuovo è la formula con cui Moratti ha voluto proporre la propria iniziativa: un’aggregazione con una forte matrice civica che è un motivo che si era presentato più volte nella storia recente della repubblica per l’insufficienza della risposta del bipolarismo muscolare italiano e anche per l’insufficienza di una regione che una volta era tra le più importanti d’Europa e oggi è l’ombra di se stessa".

Giambattista Anastasio

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