Assegni ai disabili gravi: da Regione Lombardia altri 11 milioni

Finiranno nella delibera che sostituirà quella ritirata dopo le proteste. Oggi l’assessore Stefano Bolognini incontra le associazioni e le famiglie

I caregiver sono molto spesso mamme e papà di minorenni con disabilità

I caregiver sono molto spesso mamme e papà di minorenni con disabilità

Milano, 6 febbraio 2020 - Almeno altri 11 milioni di euro: è questa la somma con la quale la Regione andrà a rimpinguare il plafond dal quale attingere per finanziare gli assegni da riconoscere a chi assiste un famigliare con disabilità grave o gravissima, i cosiddetti "caregiver". A tanto ammontano le risorse fin qui reperite dalla Giunta lombarda e dagli uffici di Palazzo Lombardia.

Di fatto si tratta di un raddoppio rispetto ai 10 milioni di euro previsti nella delibera approvata dall’esecutivo il 23 dicembre 2019 e poi ritirata perché fosse riscritta con voto del Consiglio regionale e anche per effetto delle proteste nel frattempo levatesi da alcune associazioni e famiglie. Non è escluso, però, che lo stanziamento complessivo possa aumentare ancora di qualche altro milione. Secondo le stime fatte dalla Regione in queste settimane occorrerebbero 25 milioni di euro per poter corrispondere anche nel 2020 assegni analoghi a quelli corrisposti nel 2019.

La nuova delibera arriverà solo dopo il passaggio in Commissione Sanità previsto per il 12 febbraio, come concordato da Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Sociali e alla Disabilità, con il Pd. Proprio Bolognini oggi riunirà il Tavolo del Terzo Settore per un confronto sul nuovo provvedimento. Per chi non lo ricordasse, il caso relativo agli assegni per chi assiste un disabile grave o gravissimo è esploso a gennaio. La delibera approvata dall’esecutivo lombardo il 23 dicembre 2019, prevedeva per il 2020 un’ulteriore diminuzione degli importi degli assegni : dai 1.000 euro mensili previsti nel 2018, ai 600 euro previsti nel 2019 fino ai 400 euro invece garantiti nel 2020. Troppo poco per associazioni e famiglie, che hanno inviato lettere al governatore Attilio Fontana e allo stesso Bolognini e hanno organizzato un presidio di protesta davanti al Pirellone.

Dal canto suo, Bolognini ha spiegato come i nuovi criteri decisi dal Governo nazionale avessero avuto l’effetto di quadruplicare la platea dei beneficiari: in Lombardia si è passati da i 2.400 aventi diritto del 2013 ai 9.200 di oggi. Da qui la necessità di rivedere gli importi degli assegni nonostante un aumento dei fondi trasferiti sempre dal Governo nazionale pari a 20 milioni di euro. Il 14 gennaio ecco l’intervento del Consiglio regionale che approva un documento col quale si invita la Giunta a ritirare la delibera del 23 dicembre e a riscriverla. Sospesa la delibera 2020, Bolognini ha esteso di un altro mese la validità della delibera del 2019 e nel frattempo, come detto, si è concordato di far passare la nuova delibera in Commissione Sanità, per un confronto con i partiti, prima del varo definitivo. I tempo sono stretti: bisogna che ci sia chiarezza sugli assegni per i caregiver entro la fine del mese in corso.  

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