Milano: Fondazione Welfare, la svolta

Il raggio d'azione si estende dal solo territorio comunale a tutta la Città Metropolitana

Cristina Tajani

Cristina Tajani

Milano, 4 giugno 2018 - Il raggio d'azione della Fondazione Welfare Ambrosiano si estende dal solo territorio comunale a tutta la Città Metropolitana. In questo senso va la modifica dello statuto appena approvata dal “Consiglio di indirizzo” dell’ente non profit che offre un sostegno alle famiglie milanesi che versano in situazioni di disagio temporaneo originato da eventi particolari e quindi a rischio di scivolamento verso la povertà.

Operativa dal 2011 e istituita da Comune di Milano, Città Metropolitana di Milano, Camera di Commercio, Cgil, Cisl e Uil, la Fondazione Welfare estenderà a tutti i 134 Comuni dell’hinterland, in particolare, i propri servizi di accompagnamento all’imprenditorialità, credito solidale e microcredito imprenditoriale. Nella sola città di Milano, in questi anni, la Fondazione ha intercettato oltre 2mila richieste per finanziamenti di microcredito pari a 13 milioni di euro, cui si aggiungono i finanziamenti per anticipo di cassa integrazione che hanno riguardato oltre 1.300 richieste per 5 milioni di euro erogati e oltre 130 pratiche in relazione al bando “Agevola Microcredito” con contributi diretti pari a 54mila euro.

«Siamo stati i primi a scommettere sul microcredito come strumento di autonomia per persone e lavoratori in temporanea difficoltà, quando ancora non esisteva nemmeno l’ente nazionale per il microcredito. Oggi – spiega Cristina Tajani, presidente del Consiglio di indirizzo e assessore comunale alle Politiche per il Lavoro – scegliamo di ampliare lo spettro di intervento della Fondazione Welfare Ambrosiana a tutti residenti della Città Metropolitana, contribuendo in maniera concreta a sostenere i cittadini in condizione di maggior fragilità. Questo risultato è possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni e sindacati confederali territoriali che hanno scelto di sfidarsi su un terreno inedito di intervento a favore di chi ha bisogno».

«Abbiamo scelto di utilizzare il know-how acquisito e le buone pratiche sviluppate in questi anni nella città di Milano per dare risposta alle esigenze di quella fascia grigia che è a rischio di scivolamento nella povertà ed esclusione sociale in tutti i Comuni della Città Metropolitana – dichiara Romano Guerinoni, direttore generale della Fondazione –. Le modalità continueranno a essere quelle tipiche del nostro ente: sussidiarie e non assistenziali. Gli interventi che promuoveremo saranno integrativi e non sostitutivi di quanto il sistema istituzionale è tenuto a fare per i bisogni delle persone. Proprio per questo il nostro primo obiettivo sarà quello di fare rete a partire dalla call, che sarà attiva entra la fine di giugno, per coinvolgere associazioni ed enti del territorio». «L’allargamento della attività della Fondazione – conclude la vicepresidente Marzia Oggiano a nome di Cgil, Cisl e Uil – rappresenta per il sindacato un ulteriore rafforzamento messo in campo a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del nostro territorio in questa fase di crisi e perdurante difficoltà».Re.Mi.

redazione.milano@ilgiorno.net

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