Fondazione Bracco, ecco tutti i vincitori di "Diventerò" 2019

Università, scuola, ricerca, imprenditoria. In 7 edizioni stanziati un milione e 750mila euro

Diana Bracco con tutti i premiati

Diana Bracco con tutti i premiati

Milano, 20 maggio 2019 - Un milione e 750mila euro investiti in sette edizioni da Fondazione Bracco per consentire a 555 giovani di far sbocciare il loro talento. Il merito come unico principio di selezione che ha consentito a loro di aggiudicarsi i bandi del progetto “Diventerò”. Nella prestigiosa cornice del Teatro alla Scala si è tenuta la cerimonia per la consegna dei premi e borse di studio di quest’anno per l’iniziativa pluriennale di Fondazione Bracco che intende accompagnare i giovani con una marcia in più nel loro iter formativo e professionale. Con borse di studio, premi, formazione.

«Il progetto Diventerò si articola in diversi ambiti strategici: università, scuola, ricerca e imprenditorialità. In sette edizioni 555 giovani hanno realizzato il loro futuro, attraverso opportunità concrete che hanno coinvolto 84 partner fra terzo settore, università, istituzioni e imprese», ha spiegato Gaela Bernini, segretario generale di Fondazione Bracco.

Ma chi sono gli alumni di Diventerò? I candidati nelle sette edizioni sono stati 1.954, i vincitori dei premi e delle borse di studio 555. Dei Diventerò più della metà sono donne (62%) e un quarto sono stranieri (25%). L’età media è 24 anni. Ben il 76% degli alumni Diventerò ha una occupazione e di questi il 58% ha oggi un lavoro da dipendente a tempo determinato o indeterminato. I giovani che hanno partecipato al progetto hanno migliorato il loro benessere personale del 78%, e la crescita professionale del 58%.

«Da un'indagine sui vincitori dei premi di ricerca, risulta che il 45% abbia dichiarato di aver proseguito la propria carriera di ricercatore grazie alla partecipazione al progetto. Fondazione Bracco contribuisce davvero alla ricerca, leva strategica per il nostro Paese», ha detto Bernini. Quest’anno per la prima volta due borse di studio sono state assegnate a due radiologi messicani, grazie ad una nuova collaborazione con la Società e la Federazione messicane di Radiologia. E per il primo concorso “Al di là del Giudizio”, progetto Artainment@School rivolto alle superiori, ha vinto il video del liceo classico dell’istituto «Via Tiburto 44», a Tivoli.

Tante emozioni sul palco, attraverso i racconti degli Alumni di successo delle edizioni passate. Come Francesca Rigiroli, classe 1988, medico radiologo che, dopo la laurea a Milano, ha vinto una research fellowship promossa da Fondazione Bracco alla Duke University nel North Carolina. Suo è un progetto scientifico per i tumori al pancreas con l’applicazione della Radiomica, «moderna tecnica di analisi delle immagini che analizza i dati con un sistema di machine learning e reti neurali. Un aiuto per la diagnosi ma anche per la prognosi del tumore». Tommaso Rovetta, classe 1986, è un “conservation scientist”. Lavora nel Laboratorio Arvedi di Diagnostica non Invasiva dell’Università di Pavia: «Grazie a Fondazione Bracco abbiamo curato per un anno la campagna di analisi scientifiche sul piccolo violino Bracco 1793 di Lorenzo Storioni. Oggi è affidato alle cure nel Museo del Violino di Cremona».

Domingo Noguera, nato a Caracas nel 1990, è ceo founder di Green Idea Technologies, startup dall’anima sostenibile che nel 2017 ha vinto il concorso “Start To Be Circular” di Fondazione Bracco: «Il progettoDiventerò ha dato un contributo importante per il consolidamento della mia impresa», ha spiegato. Giorgia Di Tommaso, abruzzese classe 1990, è informatica dottoranda e senior digital coach. Il suo consiglio ai ragazzi per farcela: «Non aver paura di cimentarsi in qualcosa». Anche Alberto Martinelli, professore emerito dell’università degli Studi di Milano, si è rivolto ai giovani durante la sua lezione magistrale: «Senza Unione Europea non esisterebbe un progetto spaziale né saremmo in grado di competere nell’intelligenza artificiale o nella ricerca biomedica. L’Europa ha un valore grande: non dobbiamo consentire che si torni indietro alle piccole patrie». Ma «l’Europaha un valore strategico se i giovani ci credono. Per loro è opportunità e responsabilità. Se non difendete voi il progetto europeo chi deve farlo?», ha chiesto. La serata si è conclusa con il concerto degli allievi dell’Accademia del Teatro alla Scala che Fondazione Bracco sostiene come socio fondatore dal 2012.

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