Autunno in anticipo a Milano, cosa sta succedendo?

Foglie gialle in campi e parchi, il professore di Arboricoltura e Coltivazioni Alessio Fini "È l’unico modo che hanno le piante per sopravvivere con la siccità"

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L’autunno arriva a Milano alla fine di luglio, almeno a guardare le chiome di certi alberi con foglie ingiallite prima del tempo. Un colore malinconico che stona con l’azzurro vivo del cielo d’estate e la calura. Mette tristezza vedere le foglie seccarsi, abbandonando addirittura prima di agosto il verde brillante della bella stagione. Che succede? La “colpa“ (manco a dirlo) è della siccità. "In gioco c’è il bilancio tra la capacità delle radici di assorbire l’acqua dal suolo e la quantità di acqua traspirata dalle foglie", spiega Alessio Fini, professore associato di Arboricoltura e Coltivazioni arboree, dell’Università degli Studi di Milano. "Nel corso della vita, un albero si trova ad affrontare momenti diversi: quelli in cui abbonda l’acqua da assorbire dal suolo e quelli in cui l’acqua scarseggia. E le diverse specie vegetali rispondono a modo loro, quando si trovano in una situazione del secondo tipo".

Come reagiscono? "Ci sono le specie isoidriche, che precocemente chiudono gli stomi (piccoli pori presenti prevalentemente sulla parte inferiore delle foglie, ndr ) e perdono le foglie per risparmiare l’acqua". Per esempio "i platani sono eccezionali in questo: si “spogliano“ ma poi sono abilissimi a rifornirsi, quando piove, e a ricreare una nuova chioma". A sacrificare le foglie per non andare in deficit sono anche i pioppi e i fichi. In sostanza, perdere le foglie è uno dei sistemi che gli alberi utilizzano quando non riescono ad assorbire abbastanza acqua dal suolo. Una soluzione estrema, per non morire disidratate. "E sempre si tende a preservare fino all’ultimo le foglie più giovani, che sono quelle più funzionali". Le altre piante, "quelle anisoidriche, tendono a mantenere gli stomi aperti e ad andare avanti con la fotosintesi, tollerando anche questa condizione climatica (con poca acqua, ndr ). I lecci, per esempio, rimangono verdi". Alcuni alberi come l’abete rosso “custodiscono“ le proprie foglie perché "costose, cioè dall’alto costo metabolico: hanno richiesto una grande quantità di carbonio. Cercano quindi di mantenerle".

Ecco spiegato l’autunno a Milano: sacrificare le foglie per risparmiare acqua è tra gli adattamenti che le specie vegetali mettono in atto, "soprattutto se le foglie hanno un basso costo metabolico". E intanto i milanesi passeggiano tra viali e parchi che sembrano già affacciarsi a settembre.

In molti quartieri della città, gruppi di cittadini stanno però andando in soccorso delle piante: in Municipio 9, squadre di volontari hanno innaffiato le piante del parco Wanda Osiris tra piazzale Caserta e via Veglia e poi si sono spostati in piazzale Maciachini con in mano gli annaffiatoi, "per dare da bere agli alberi in questo momento di caldo record" e quindi contribuire all’assorbimento dell’acqua dal terreno da parte delle radici. Nei giorni scorsi la mobilitazione è scattata nella zona di via Solari: al parco Don Giussani sono state montate canne e imbuti alle fontanelle, che consentono a tutti di bere ma nello stesso tempo “allungano“ l’acqua fino agli arbusti assetati. Sono partite anche le passeggiate notturne, tre giorni fa. "E a quanto pare hanno portato bene – commentano alcuni partecipanti – perché ha piovuto". Ancora qualche pioggia e temporale per l’ultimo weekend di luglio che beneficerà delle rinfrescate, allentando la morsa delle temperature africane. Ma per agosto – spiega Pamela Turchiarulo, meteorologa della Fondazione Osservatorio meteorologico di Milano Duomo – non ci sono, al momento, nubi in arrivo. Con il conseguenze rialzo delle temperature.

 

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