Milano, focolaio in uno studentato: la sospettata è Omicron

L’Iss: 33 casi di variante in Lombardia. Scatto dei vaccini ai bimbi: oltre 100mila prenotazioni

tampone

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Milano, 19 dicembre 2021 Un focolaio in una residenza universitaria alla periferia Sud di Milano è altamente sospettato d’esser stato innescato da Omicron: a quanto Il Giorno ha potuto ricostruire, ci sarebbero almeno sei positivi al coronavirus tra gli ospiti dello studentato che fa capo a un ateneo milanese, oltre a un paio di studenti esterni che avrebbero partecipato con loro a una festa, in attesa di conferma della variante. Probabilmente era questione di tempo: al netto del caso del manager casertano in trasferta-tampone (il primo in Italia, scoperto all’ospedale Sacco appena due giorni dopo la segnalazione della nuova variante dal Sudafrica), dal 3 al 13 dicembre erano stati accertati 10 contagi da Omicron in Lombardia, ma già ieri mattina alle 9 ne risultavano 33 confermati sulla piattaforma ICoGen che monitora la circolazione delle varianti, e ha visto i casi di sudafricana censiti in Italia schizzare da 27 giovedì a 84 ieri mattina. Nelle aree ad altra trasmissione, avverte l’Oms, Omicron mostra un tasso di raddoppio dei casi in un giorno e mezzo-tre giorni, e anche in Italia "è probabile un aumento", chiarisce Silvio Brusaferro, il presidente dell’Istituto superiore di sanità che ha programmato domani una "flash survey" sulla variante.

Intanto in Lombardia la quarta ondata di coronavirus a prevalenza Delta continua a correre: ieri è stato sfondato il tetto dei seimila nuovi contagi in ventiquattr’ore (i cinquemila erano stati superati giovedì), con 6.119 positivi (2.908 scoperti con test rapido e 3.211 col molecolare) in un’infornata di 149.675 tamponi (111.458 antigenici e 38.217 Pcr), il 4%. Nel Milanese si contano più di duemila contagi quotidiani da tre giorni (ieri 2.316), la città ieri si è avvicinata al migliaio (958). I ricoverati per Covid negli ospedali continuano a crescere lentamente, grazie allo scudo vaccinale potenziato dalle terze dosi, ma ieri le terapie intensive, con 154 letti occupati (+7 da venerdì), hanno superato (di uno) la soglia del 10% che determinerebbe il passaggio della Lombardia in zona gialla se i posti occupati nei reparti oltrepassassero il 15% di quelli attivabili tra Medicine, Pneumologie e Infettivologie, al momento 8.485; ieri, con 1.223 ricoverati (30 più di venerdì), toccavano il 14,4% ma sarebbe immminente una nuova riorganizzazione per aumentare la dotazione (la Regione ha margine fino a un totale di 10.500 letti d’area medica).

Intanto iniziano ad accelerare le vaccinazioni antiCovid dei bimbi tra 5 e 11 anni: nei weekend si parte al mattino e ieri prima di fine giornata erano state iniettate 7.790 dosi di Pfizer pediatrico in Lombardia, ma soprattutto le prenotazioni erano lievitate a 104.938, quasi un sesto dei 5-11 enni e il doppio rispetto a martedì sera. La preoccupazione per l’incidenza del virus tra gli under 10 e per l’effetto di Omicron su quarantene e Dad ha anche spinto un centinaio di sindaci, tra i quali il milanese Giuseppe Sala, a scrivere al Governo chiedendo un green pass (ottenibile via vaccino o tampone) anche per la frequenza degli alunni dalle elementari alle superiori. Idea bocciata dall’associazione dei presidi.