Flashmob a scuola contro la guerra e i vandali

L’iniziativa alla Rovani dopo la distruzione dello striscione dei bimbi "Non ci lasciamo intimidire"

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"Sì amore, no guerra", hanno scritto i bambini della scuola elementare Rovani, che ieri pomeriggio si sono ritrovati davanti ai cancelli per un momento di condivisione dopo l’atto vandalico che aveva distrutto settimana scorsa lo striscione per la pace, che avevano realizzato in classe con le maestre. Un episodio che aveva scosso tutta la città, dopo le scritte "Zelensky ebreo", che erano comparse nei mezzanini della metropolitana e sulle vetrate di via Cesare di Sesto. "Per la seconda volta qualcuno ha pensato che dar fuoco a quello striscione fosse un grande gesto. Non ci lasciamo intimidire", hanno spiegato mamme e papà del comitato genitori, insieme ai docenti, che ieri hanno organizzato il flashmob. L’esterno della Rovani si è così riempito di colore e tutta la recinzione dell’istituto di via Marconi è stata letteralmente riempita da due pannelli su cui sono stati affissi i disegni dei bambini sulla pace: scritte arcobaleno, cuori, simboli, bandiere ucraine, scritte che sono state tradotte anche in ucraino.

Sulla cancellata del plesso, ovviamente, è ricomparso anche lo striscione, che era stato oggetto dell’atto vandalico.

Il Gruppo Arte Rovani, con i bambini, i genitori e le maestre hanno infatti nuovamente appeso il lenzuolo, dove sono stati dipinti tutti i simboli per dire "no" alla guerra: dalla colomba alla bandiera della pace, dai colori dell’Ucraina ai mazzi di fiori.

La.La.

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