Così il finto 007 Farinelli ha imbrogliato tutti

"Sono un uomo dell’Aise". La rete di conoscenze altolocate e il lungo elenco di vittime del truffatore seriale arrestato dai carabinieri

Leonardo Di Caprio in "Prova a prendermi"

Leonardo Di Caprio in "Prova a prendermi"

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Milano - È riuscito a ingannare tutti : poliziotti, carabinieri, generali delle Forze Armate, imprenditori, parenti e medici. Di più: Guido Umberto Farinelli ha “bucato” pure Wikipedia, infilandosi nella Toyota Corolla che stava trasportando all’aeroporto di Baghdad la giornalista appena liberata Giuliana Sgrena e che fu investita dalla pioggia di proiettili fatali al funzionario del Sismi Nicola Calipari; inserendosi nella lista dei Panama Papers come "business man italiano" legato a Berlusconi, Butto, Mubarak e Cameron; accreditandosi come il fantomatico "agente Ombra" che avrebbe preso parte al rapimento di Abu Omar (con citazione nel libro "Scandals" di Peter Louis Arnell); e spacciandosi per l’intermediario assoldato per recuperare il cadavere di Fabrizio Quattrocchi, contractor ucciso in Iraq nel 2004.

Un gigantesco castello di bugie che ha consentito al quarantaseienne milanese, con un passato da guardia giurata nei supermercati e zero redditi dichiarati dal 2009, di fingersi agente segreto in forza all’Aise; di costruirsi una rete infinita di rapporti a più livelli; di utilizzare quelle conoscenze per accedere abusivamente alle banche dati delle forze dell’ordine, anche per conto del latitante Amedeo Matacena (tramite militari irretiti dalle sue bugie); di avere libero accesso al Circolo Unificato dell’Esercito a Verona; e persino di diventare consulente dell’ex senatore del Movimento 5 Stelle e componente della Commissione Permanente Difesa Roberto Cotti (tratto in inganno come gli altri dai documenti falsi che il millantatore seriale mostrava con disinvoltura).

Una trama degna della pellicola hollywoodiana "Prova a prendermi", con Leonardo DiCaprio e Tom Hanks a rincorrersi per il mondo. Stavolta è tutto vero. E lunedì Farinelli è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Sofia Luigia Fioretta su richiesta dell’aggiunto Laura Pedio e del pm Rosaria Stagnaro; lo stesso provvedimento ha disposto pure la sospensione dal servizio dell’assistente capo della Polaria di Roma Fiumicino Alessio Arcuri, che si sarebbe fatto pagare viaggi in treno, soggiorni in hotel a Torino (in occasione delle partite casalinghe della Juventus) e in un’occasione 350 euro in contanti in cambio di una corsia preferenziale ai conoscenti altolocati di Farinelli (in quell’occasione nei doppi panni di diplomatico e responsabile sicurezza di Msc Crociere) nelle operazioni di imbarco e sbarco in aeroporto.

L’inchiesta dei militari, coordinati dal colonnello Michele Miulli e dai tenenti colonnelli Antonio Coppola e Cataldo Pantaleo, nasce dall’annotazione datata 11 ottobre 2018 di un ufficiale dell’Arma sulla figura di Farinelli, che, presentatosi a lui come 007 dell’Aise, gli ha parlato della moglie vicequestore aggiunto della polizia (in realtà è una dipendente Inps); dell’incarico governativo di acquistare partite di oro e preziosi in Congo; e addirittura della possibilità di catturare Matacena (con cui in verità si sentiva spesso per altre ragioni), l’ex deputato di Forza Italia espatriato dopo la condanna per concorso esterno in associazione mafiosa.

Ai segugi di via Moscova basta poco per accertare che Farinelli non ha mai fatto parte dell’Aise né della Marina militare o della Capitaneria di porto, non ha mai ricoperto incarichi istituzionali ed è già noto per truffa, falso e sostituzione di persona. Da lì parte una certosina e dettagliatissima radiografia della vita del quarantaseienne, delle sue entrate economiche e del lungo elenco di imbrogli di cui sono rimaste tracce digitali. La prima svolta arriva il 19 aprile 2019, quando i carabinieri perquisiscono l’abitazione di Farinelli a Verona e la Mercedes Slk intestata alla consorte: sequestrano, tra le altre cose, ricevute di operazioni bancarie via Moneygram con l’Uganda, un pass sosta emesso dal Ministero dei Trasporti e una tessera che qualifica l’uomo come dirigente nazionale dal 2010 del partito "Alleanza democratica".

Il resto è nei cellulari, pieni di attestati poi risultati palesemente fasulli: un documento del Viminale sul riconoscimento della Medaglia d’oro al valor militare per l’operazione Sgrena, la foto di un passaporto diplomatico e di una tessera servizi rilasciata dal Vaticano, screenshot di conversazioni con esponenti di magistratura, Esercito e Finmeccanica e un diploma di laurea (mai conseguito) di Scienze strategiche all’Università di Torino. Un vero e proprio ginepraio. Tra i vari raggiri ricostruiti a ritroso, c’è quello subìto da una coppia di medici. Il quarantaseienne assicura che, in cambio di 12.500 euro, riuscirà a farli assumere rispettivamente come cardiochirurgo all’American Hospital di Dubai e come cardiologa personale del principe, con tanto di visti d’ingresso, iscrizione a scuola dei tre figli e assistenza sanitaria. L’appuntamento è fissato per il 27 febbraio 2017 all’hotel Carlton Palace, ma Farinelli non si presenta. Così come non si farà più vivo con le amiche di Nelly Erin Cambervelle, martinicana imprigionata in Iran nel 2018 durante un viaggio di lavoro: dopo aver ricevuto vari bonifici per 20mila euro sulla società-scatola vuota Fnr Servizi, il mediatore smetterà di rispondere a telefonate e messaggi.

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