Fine lavori per palestra e laboratori

Alla primaria di via Manzoni anche nuovi bagni e locali tecnici. Il sindaco: "Investimento di oltre 5 milioni"

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di Barbara Calderola

Chiude il cantiere alla scuola di via Manzoni, ultimo sopralluogo prima della consegna del nuovo seminterrato, dopo il trasloco della cucina al piano terra. Adesso, al posto dei fornelli ci sono una palestra e tre laboratori: uno d’arte espressiva, due di innovazione digitale; creatività e tecnologia marciano di pari passo. Restyling anche per i bagni e i locali tecnici dell’elementare. La progettazione è stata realizzata a quattro mani con Claudio Mereghetti, preside del plesso comprensivo “Margherita Hack“, "con l’obiettivo che gli spazi potessero rispondere al meglio alle esigenze didattiche – spiega il sindaco Ermanno Zacchetti –. Sono nuovi gli arredi, le dotazioni e il sistema di illuminazione a led".

Dal 2019 alla primaria "abbiamo completato la ristrutturazione di tutti i servizi igienici; il trasferimento al piano rialzato del refettorio e della mensa; il consolidamento dei controsoffitti in 11 aule dopo il crollo alla primaria di via Mosè Bianchi e ora la rivisitazione dei sotterranei". L’intervento è un tassello dell’investimento di oltre 5 milioni per rifare il look all’istituto degli anni Trenta. "L’anno prossimo cominceremo a progettare i nuovi esterni – annuncia il sindaco -. Gli investimenti nella scuola sono il modo migliore per valorizzare il talento dei ragazzi, il nostro compito è fare in modo che buone idee diventino realtà". I fondi per concludere i lavori sono stati chiesti al ministero – il Comune sborserà 750mila euro per il restyling dell’edificio – mentre ha già incassato 2,1 milioni dal Pnrr per il rifacimento del nido di via don Milani, "un’altra struttura datata che aveva bisogno di essere messa al passo con i tempi – sottolinea Nico Acampora, vicesindaco con delega all’Istruzione –. Opere che coincideranno anche con l’aumento della capienza, visto che i posti saliranno del 10%. Così andiamo incontro alle mamme che lavorano, anche questa è politica di conciliazione dei tempi fra casa e ufficio".

I soldi sull’edilizia scolastica "insieme a quelli per il diritto allo studio, 5,1 milioni, fanno degli impieghi sul benessere dei ragazzi una delle voci più pesanti del bilancio – ancora Acampora – un indicatore delle priorità dell’amministrazione che così scommette sul presente e sul futuro".

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