Finalmente la biblioteca europea

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Malara

Finalmente Milano avrà la BEIC, la Biblioteca Europea di Informazione e Cultura, che sorgerà a Porta Vittoria entro il 2026 grazie al finanziamento di più di 100 milioni previsto dal PNRR. Sono trascorsi più di trent’anni dalla previsione di realizzarla in corrispondenza della stazione di Porta Vittoria del “Progetto Passante”. Correva l’anno 1983 quando con il contributo essenziale di Guglielmo Zambrini, esperto di trasporti, e dell’amico avvocato Achille Cutrera, esperto di amministrazione pubblica, descrivemmo in due pagine il ruolo urbano che avrebbe dovuto svolgere il “Progetto Passante – il famoso Servizio Ferroviario Regionale – e lo presentammo al sindaco di Milano Carlo Tognoli per segnalargli, come suggeriva Zambrini, la possibilità di nuove stazioni in Milano indispensabili per migliorare alcune parti di città, e in alcuni casi promuovere l’ambizioso passaggio dalla città monocentrica alla Milano policentrica. Tognoli comprese al volo l’importante suggerimento e il Progetto Passante venne formalizzato dal Comune di Milano Il progetto GaribaldiRepubblica (redatto insieme a Giovanni Drago, Luigi Gariboldi, Giovan Battista Mascher, Lucilla Malara, Giacomo Bancher, Adriana May e Paola Milanese) mirava a realizzare una nuova centralità urbana, interamente pedonale, con un parco pensile alberato all’interno del quale vi erano inseriti gli edifici sedi del nuovo polo finanziario, culturale e ricettivo. Una centralità servita direttamente da tutte le stazioni e le fermate di trasporto pubblico, dotata di parcheggi, senza trascurare i servizi commerciali e le residenze.

La realizzazione avvenuta trent’ anni dopo, conosciuta oggi come piazza Gae Aulenti, costruita alla stessa quota prevista dal progetto Garibaldi Repubblica, rappresenta, per diversi aspetti, la dimostrazione che il disegno di allora era non solo adeguato dal punto di vista tecnico ma era altresì così suggestivo da influenzare i successivi progettisti. Sono certo che il disegno della nuova Biblioteca di Porta Vittoria, di Raffaele Lunati “che farà dell’innovazione digitale qualcosa di vivo e di vero”, oltre a dare un volto nuovo al quartiere, produrrà, mi auguro, l’effetto previsto dal Documento Direttore del “progetto Passante” di realizzare una nuova centralità urbana a preminenza culturale.

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