Figino alza la voce: stop al degrado

I residenti chiedono interventi contro la prostituzione e riqualificazione dell’area

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di Marianna Vazzana

Tra i desideri degli abitanti del quartiere Figino, all’estrema periferia ovest, c’è riuscire a strappare al degrado l’area dell’ex depuratore di via Silla all’altezza del palo della luce 17, "purtroppo una delle mete di prostituzione", spiegano i rappresentanti del Nuovo comitato di quartiere Figino. Sono proprio questi cittadini che ieri si sono dati da fare per compiere un primo passo, preludio, auspicano, di un "patto di collaborazione" con il Comune per poter restituire l’area al quartiere creando una piccola oasi verde, con api e pure un lombricaio, con il supporto di Italia Nostra.

La storia di questo terreno di 1.700 metri quadri parte da lontano: "L’area ospitava un impianto di depurazione - sottolinea Siro Palestra - che è inutilizzato dal 1973. A poco a poco, questo luogo abbandonato è diventato uno spazio a luci rosse. I residenti hanno più volte sollecitato interventi risolutivi. Lo spazio peraltro è molto bello, con erba e tigli". I cittadini mostrano una relazione della polizia locale, risalente a 14 anni fa, in cui si faceva presente la situazione dopo un sopralluogo: "Recinzione divelta, recisa in più punti, cancelletto d’ingresso privo di serratura, rifiuti di ogni genere. E’ stato costruito anche un riparo di fortuna, con assi e teli, utilizzato, come già segnalato da diversi cittadini, da alcuni transessuali dediti alla prostituzione, sempre più spesso in ore diurne". E già allora era stato accertato che l’area fosse stata restituita al Comune. Negli ultimi mesi, "interventi sono stati realizzati: ringraziamo l’assessore del Municipio 7 Antonio Salinari, che si è attivato per i lavori di pulizia e messa in sicurezza". Ieri mattina i cittadini si sono dati da fare pulendo a fondo. "Vorremmo stipulare un Patto con il Comune - dice Osvaldo Poletto, portavoce del Nuovo comitato di quartiere Figino - perché quest’area verde diventi un luogo bello per gli abitanti". A dare supporto pure l’apicoltore Mehdi Ben Zineb, disposto a trasferire la sua attività a Figino, e Renato Galli, presidente dell’associazione Parco dei 5 comuni.

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