Fiera del Gorgonzola, la città scommette sul formaggio: ecco quando

Dopo due anni di stop forzato, le 120 adesioni fanno ben sperare

Fiera del Gorgonzola

Fiera del Gorgonzola

Gorgonzola (Milano) - Tutto è più caro , persino il formaggio re della festa, l’organizzazione è complessa, le incognite del post pandemia, in un settore espositivo falcidiato da incertezze e crisi, non mancano. Ma l’entusiasmo è alle stelle, e la macchina è in pieno movimento: "Siamo un po’ folli: ma vogliamo dare alla città e alla zona la sagra dei tempi d’oro. Il settore, oggi come non mai, ha bisogno di coraggio".

È già al lavoro senza sosta, capitanato dalla presidente della Pro loco Donatella Lavelli, il team organizzatore della ventiduesima edizione della Sagra nazionale del gorgonzola, in calendario per il 10 e 11 settembre, di ritorno dopo ben tre anni di annullamenti. Due per pieno Covid, il terzo, l’anno scorso, perchè le troppe incertezze normative resero impossibile promuovere a cuor leggero un evento che ha portato in città sino a centomila visitatori a ‘botta’. 120 circa gli espositori del settore enogastronomico in arrivo da tutta Italia.

"Siamo al lavoro – dice Lavelli, sin dall’inizio anima e motore della manifestazione –. A giorni avremo tutte le “carte” necessarie dal Comune, ci sono una mappa della fiera e un calendario di massima. Il programma definitivo sarà pronto a giorni". Fiera dei tempi d’oro con quel tocco di “low profile” che la situazione ancora impone. "Non pensiamo a grandi eventi collaterali, al massimo due concerti. Stand e ristorazione occuperanno, come fu in passato, piazza Italia e le vie limitrofe". Per il food mappa già stabilita: Osteria in via don Gnocchi, polenteria con zola in largo Alpini, gnocchi e risotteria sui due versanti della piazza De Gasperi, altri punti degustazione sul percorso. Lo squadrone dei volontari pronto, ancora una volta, a dare il meglio. Un grande impegno. Grande e oneroso. Prima e sicura problematica, i rincari: "Ci sono. Non me ne ero resa conto sino all’organizzazione dell’evento, e capisco le difficoltà degli operatori del settore alimentare e della ristorazione. Anche il gorgonzola, il nostro grande protagonista, è rincarato. Circa due euro al chilo in più". Ogni anno la Pro loco ne acquista per cucina e vendita almeno 900 forme, circa 6 quintali, "facciamo lo stesso quest’anno". Espositori in arrivo, più timorosi che in passato. "La pandemia ha lasciato ferite importanti. La vera ripresa, anche quella psicologica, è ancora lontana".

 

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