Fiano: la mia rivale fugge FdI tolga la fiamma tricolore

Il candidato del centrosinistra: subito più fondi ai Comuni per affrontare la crisi

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di Massimiliano Mingoia

Emanuele Fiano, candidato del Pd e di tutto il centrosinistra nel collegio uninominale di Sesto, lei, subito dopo l’ufficializzazione delle candidature ha messo a confronto la storia di suo padre Nedo Fiano con quella di Pino Rauti, padre della sua rivale Isabella Rauti di FdI. La storia dei vostri padri può avere una valenza nelle Politiche attuali?

"Nessuna delle esperienze dei nostri padri deve ricadere sulle figlie e sui figli. Ciò che importa è ciò che hanno lasciato le storie dei nostri genitori dentro di noi, di come hanno influito sulle nostre scelte di vita e sulle nostre azioni. Mentre Pino Rauti faceva il volontario nella Repubblica sociale italiana, mio padre Nedo veniva deportato nel lager di Auschwitz e la nostra famiglia, composta di 12 persone, veniva gasata e bruciata. Io voglio parlare del presente, ma ci sono scelte storico-politiche di FdI che non capisco".

Quali?

"Non capisco perché FdI non tolga dal proprio simbolo la fiamma tricolore. La Rauti ha risposto che loro non hanno nessuna nostalgia del passato. Bene, ma lo dimostrino"

La preoccupa che FdI e il centrodestra vincano le elezioni e vadano al Governo con Giorgia Meloni premier?

"Io e tutto il Pd non abbiamo timore che se dovesse vincere il centrodestra in Italia avremmo Giorgia Meloni che fa comizi da Palazzo Venezia. Non abbiamo paura del ritorno del fascismo mussoliniano. Contrastiamo le loro idee attuali e siamo preoccupati che i loro principali amici si chiamino Orban, Le Pen, Bannon e la destra repubblicana americana".

Lei ha chiesto un incontro pubblico a Isabella Rauti e ora la candidata del Terzo Polo, Tiziana Demma, punta a organizzarne uno con tutti i candidati del collegio. Lei è disponibile?

"Questo confronto non può essere un’iniziativa della Demma, ma di un organo di informazione o comunque di un soggetto terzo che inviti tutti i candidati. Io, in ogni caso, ho dato la mia disponibilità, con regole che mettano tutti i candidati nelle stesse condizioni. Per quanto riguarda l’invito che avevo rivolto alla Rauti, lei è fuggita. Sì, trattasi proprio di fuga, perché ha detto: “Ci vediamo dopo il voto’’. Il confronto bisogna farlo prima delle elezioni per far conoscere ai cittadini le varie proposte politiche. Non capisco di che cosa abbia paura la Rauti. Evidentemente ha timore di qualcosa".

Al di là del duello storico tra lei e Rauti, quali sono i problemi da risolvere nel collegio?

"Il primo problema che mi segnalano è la situazione di impoverimento di persone e famiglie. Una difficoltà dovuta anche all’aumento delle bollette di luce e gas che si riflette sui Comuni. È urgentissimo, già nel decreto Aiuti-bis del 13 settembre, aumentare i fondi per i Comuni, fondi che per ora sono insufficienti".

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