Fiammetta Borsellino "Le idee di mio padre possano camminare con le vostre gambe"

L’incontro della figlia del magistrato Paolo con gli studenti

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di Roberta Rampini

"Io sono Fiammetta, la figlia più piccola di Paolo Borsellino, morto nell’attentato di via D’Amelio il 19 luglio 1992. A differenza di mia sorella Lucia e mio fratello Manfredi che si occupano di altro, ho scelto di espormi pubblicamente non solo per raccontare la storia di mio padre ma per fare memoria delle sue idee, dei suoi pensieri, del suo esempio, affinché possano continuare a camminare anche con le vostre gambe". Si presenta così Fiammetta Borsellino sul palco del Cinema-teatro Italia alla platea di studenti e studentesse del liceo Russell Fontana, del liceo Falcone-Borsellino di Arese e di una scuola media di Milano che porta sempre il nome di suo padre e di Giovanni Falcone. "Parlate di mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali, però parlatene", diceva Paolo Borsellino per spronare la società a non arrendersi alla lotta alla mafia.

E il liceo garbagnatese nell’ambito di un progetto di educazione civica ha incontrato Fiammetta per sapere cosa possono fare i giovani. "Il sostegno della società civile nella lotta alla mafia è fondamentale quando il lavoro da magistrato che faceva mio padre, la prima cosa da fare è creare un movimento culturale, affinché il fresco profumo della libertà si opponga al puzzo della mafia - aggiunge - voi dovete vivere i territori, proprio come mio padre ha sempre vissuto e amato la città di Palermo, dovete occupare spazi, piazze e giardini. La libertà e la cultura alla legalità sono gli antidoti alla mafia". Gli studenti e le studentesse della classe quarta C e terza E del liceo artistico Fontana hanno presentato alla Borsellino le loro opere d’arte grafica e pittorica ispirate al padre Paolo. Le classi quarte e quinte dei licei Russell, invece, in questi mesi sono protagoniste del progetto "Conoscere le mafie, costruire la legalità", per conoscere e interpretare i fenomeni mafiosi, i loro insediamenti e l’attività dell’antimafia. Il progetto si concluderà un’uscita didattica alla Bottega del Grillo di via Rimembranze, un locale confiscato alla mafia e gestito della cooperativa "Il Grillo parlante".

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