Festa scudetto Inter, Moratti a sindaco e prefetto: "Gli assembramenti andavano prevenuti"

La vicepresidente della Lombardia: " Amministrazioni e prefettura è opportuno chiedano parere preventivo al Comitato tecnico scientifico per eventi simili"

Scudetto all'Inter, la festa in piazza Duomo (Ansa)

Scudetto all'Inter, la festa in piazza Duomo (Ansa)

Milano - Si parlerà in particolare delle misure in vista della partita dell'Inter di sabato prossimo a San Siro domani mattina nella consueta riunione del mercoledì del comitato per l'ordine e la sicurezza presieduto in videoconferenza dal prefetto di Milano Renato Saccone. Dopo i festeggiamenti in piazza Duomo (con corollario di polemiche non ancora sedate) i tifosi nerazzurri hanno infatti annunciato una doppia festa per la vittoria dello scudetto: l'8 (quando l'Inter giocherà con la Sampdoria alle 18) con un semplice presidio davanti allo stadio e poi il 23. 

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Assembramenti di tifosi nerazzurri in piazza Duomo
Assembramenti di tifosi nerazzurri in piazza Duomo

Moratti: "Comune e prefetto chiamati a intervenire"

Dopo quanto accaduto domenica e in vista della doppia festa nerazzurra, la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ha scritto al prefetto di Milano, Renato Saccone, e al sindaco, Giuseppe Sala, suggerendo di "organizzare con anticipo l'accesso ai possibili luoghi di maggiore assembramento, attivare informazioni di servizio e messaggi di sensibilizzazione, oltre a prevedere, per quanto possibile, rigorosi controlli". "Tutto questo - ha aggiunto - anche per evitare un'incongruenza che risulta evidente: appare infatti incomprensibile costringere tante attività produttive e commerciali al contingentamento e all'applicazione uniforme di regole di salute e sicurezza, quando poi di colpo si consente alle persone di riunirsi liberamente in una piazza senza il rispetto di quei protocolli ai quali per mesi i cittadini hanno dovuto attenersi". "In vista di prossimi eventi, che potrebbero riportare nelle piazze tanta gente - ha scritto Letizia Moratti - come per esempio i campionati europei di calcio, ma anche i probabili ulteriori festeggiamenti programmati per sabato 8 maggio, fuori dallo stadio San Siro, è opportuno che Amministrazioni e Prefetture chiedano un parere preventivo al Comitato tecnico scientifico, in modo da affrontarli preparati e per tempo". "La direzione del mio assessorato - ha assicurato - si rende fin d'ora disponibile a dare la massima assistenza, anche in tema di fornitura di dispositivi di protezione individuale e di materiale di disinfezione personale. Come pure ad affiancare le Forze dell'Ordine con eventuali punti di presidio sanitario. Ma la prevenzione deve necessariamente passare anche attraverso informazioni e protocolli di sicurezza a garanzia della salute".

L'assessora è entrata così nelle polemiche che da domenica sera vanno avanti sugli assembramenti in piazza Duomo e nelle strade del centro. Il prefetto e il questore, con loro anche il sindaco Sala, hanno parlato di decisione presa in anticipo: non chiudere piazza Duomo per evitare assembramenti più pericolosi ai varchi. Ma la vicepresidente della Lombardia ha sottolineato: ""Da milanese e soprattutto in qualità di vicepresidente e assessore regionale al Welfare ho osservato con profonda preoccupazione quanto è avvenuto domenica in piazza Duomo. Nel corso di questa fase emergenziale, condizionata dalla pandemia, infatti mi sono spesso spesa in raccomandazioni legate all'importanza del senso civico e di comportamenti volti alla prudenza e al rispetto delle regole che in questa occasione non sono stati rispettati". "Lungi da me - ha proseguito - voler esprimere giudizi nei confronti dei tifosi, dei quali capisco la passione, specie davanti al raggiungimento di un traguardo sportivo così importante. Rilevo però come fosse prevedibile che la voglia di socialità e di un ritorno alla normalità andasse a interessare i festeggiamenti, ampiamente annunciati, e che tali festeggiamenti sarebbero inevitabilmente sfociati in concentramenti di persone. Era altrettanto prevedibile che anche la soglia di attenzione su distanziamenti e uso delle mascherine si sarebbe notevolmente abbassata".

Moratti ricorda l'incontro Atalanta-Valencia del 19 febbraio 2020, considerato uno dei primi focolai di coronavirus in Italia: "Fatti che devono servire da esempio per organizzare con anticipo l'accesso ai possibili luoghi di maggiore assembramento, attivare informazioni di servizio e messaggi di sensibilizzazione, oltre a prevedere, per quanto possibile, rigorosi controlli. Tutto questo - ha aggiunto - anche per evitare un'incongruenza che risulta evidente: appare infatti incomprensibile costringere tante attività produttive e commerciali al contingentamento e all'applicazione uniforme di regole di salute e sicurezza, quando poi di colpo si consente alle persone di riunirsi liberamente in una piazza senza il rispetto di quei protocolli ai quali per mesi i cittadini hanno dovuto attenersi".

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