Ferragosto violento in famiglia Due in manette per maltrattamenti

Un episodio in città, l’altro nell’hinterland. Le vittime hanno chiesto aiuto perché non ne potevano più

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Due arresti per maltrattamenti in famiglia in una sola notte, quella di Ferragosto. Mentra la maggior parte dei milanesi era già in vacanza, tra chi è rimasto non sono dunque mancati episodi di violenza tra le mura di casa.

Nel primo caso, avvenuto in città, è intervenuta la Volante della polizia dopo l’allarme lanciato dalla donna in difficoltà. Sono mesi, ha messo a verbale davanti agli agenti, che il suo compagno non le dava tregua. Una forma ossessiva di controllo nei suoi confronti, forse per gelosia, forse per semplice smania di possesso. Le impediva di uscire, e se proprio doveva lasciarla andare, poi doveva subire il terzo grado. L’uomo voleva sapere ogni minimo particolare di quello che faceva, dove andava, chi vedeva. Le controllava il cellulare e il computer.Una vita diventata impossibile, per la giovane.

L’altra sera l’ennesima discussione, il solito tentativo di frenarla, di guidare i suoi movimenti e le sue azioni. Lui, fra l’altro, non poteva uscire perché era agli arresti domiciliari, con qualche precedente sulle spalle. L’altra notte ancora quella violenza psicologica insopportabile per la sua compagna, che non ce l’ha più fatta. La donna ha chiamato la polizia e si è sfogata. Ha raccontato del suo calvario iniziato ormai più di quattro mesi fa, di tutte le volte in cui era stata tentata di mettere fine alla relazione senza riuscirci. Di tutte le volte in cui lui, senza mai alzare le mani fortunatamente, aveva comunque imposto le sue regole e le sue volontà a modo suo, con le minacce implicite e silenziose.

L’altra sera, dopo aver avvertito il pm di turno Luca Fraioli, gli agenti hanno provveduto all’arresto dell’uomo. Il magistrato ha già chiesto la convalida al giudice delle indagini preliminari, che deciderà nelle prossime ore.

Il secondo arresto per maltrattamenti in famiglia, più o meno nelle stesse ore, è scattato invece in una casa alle porte della metropoli, a Carugate. Sono stati i carabinieri del luogo a intervenire dopo l’aiuto richiesto dalla donna. Anche in quel caso non per un’aggressione fisica da parte del marito ma le violenze psicologiche che - ha spiegato la donna ai militari - ha dovuto subire da tempo. Anche per questo secondo episodio, i cui particolari sono oggetto di approfondimento dell’ indagine, dopo averne informato il magistrato, i carabinieri hanno proceduto all’arresto dell’uomo. Anche per lui è atteso, nelle prossime ore, il verdetto del gip sulla richiesta di convalida del provvedimento restrittivo.

M.Cons.

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