Feltri attacca, Bernardo minaccia: che confusione nel centrodestra

Il giornalista e capolista di Fratelli d’Italia boccia il candidato della coalizione che si lamenta coi partiti: "Soldi per la campagna elettorale o lunedì mi ritiro"

Vittorio Feltri

Vittorio Feltri

Milano - Prima le bordate di Vittorio Feltri. Poi il mancato impegno economico dei partiti per sostenere la campagna elettorale. Una giornata, quella di ieri, che restituisce l’immagine di una coalizione divisa, occupata in guerre intestine, e di un candidato sindaco lasciato solo.

La coalizione in questione è quella del centrodestra, il candidato primo cittadino è Luca Bernardo, sostenuto proprio da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Milano Popolare e Partito Liberale Europeo. L’intervista rilasciata ieri da Vittorio Feltri al Fatto Quotidiano restituisce la dimensione della sfiducia che si respira all’interno della coalizione a proposito della possibilità di battere Giuseppe Sala e tornare al governo di Milano ma anche della guerra di consensi e strategie che oppone i due maggiori azionisti della coalizione stessa: la Lega di Matteo Salvini e Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni.

"Lo conosco da molti anni ed è un bravissimo medico, ma ho l’impressione che come politico non sia all’altezza. Non lo dico con disprezzo, ma un conto è gestire il reparto – e il suo è un modello – e un altro è quel bordello della politica. È un po’ debole per essere chiari": così Feltri su Bernardo. Parole non solo di un giornalista: Feltri è infatti candidato a Milano come capolista di Fratelli d’Italia. Parole che unite a quelle su Matteo Salvini ("È in stato confusionale") e sul centrodestra ("Coalizione del c...o") danno la dimensione dei problemi tra i partiti, che poi dal piano nazionale si riverberano anche su quello locale. Anche se, ufficialmente, Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, interviene per smorzare la polemica e dissociarsi, di fatto, dal pensiero di Feltri: "Tutti conoscono Vittorio Feltri e la sua libertà – dice –, noi l’abbiamo candidato da indipendente, è abituato a dire quello che pensa e non sarò io a dirgli di non farlo. Questa sua libertà credo sia un valore aggiunto ma non condivido alcune cose che ha detto, ad esempio che Luca Bernardo sia un candidato debole.

Da parte sua Bernardo replica: "Ringrazio Feltri per aver ricordato che sono un medico e non un politico. Infatti sono espressione della società civile milanese sostenuto da una coalizione politica. Insieme perché Milano torni grande. Con competenza e capacità. Viva Milano e i milanesi".

Neanche il tempo di spegnere questo primo fuoco, che spunta, sul sito di Repubblica, l’audio nel quale lo stesso Bernardo minaccia di ritirare la propria candidatura a sindaco con una conferenza stampa da indire per lunedì (domani) se i partiti non verseranno 50mila euro a testa per pagare la campagna elettorale e non dimostreranno sintonia. Parole alle quali segue un comunicato congiunto della coalizione. "La Lega Salvini Premier, Fratelli d’Italia, Forza Italia, la lista Luca Bernardo Sindaco, Maurizio Lupi Milano Popolare e il Partito Liberale Europeo confermano il massimo impegno a sostegno della candidatura di Luca Bernardo. La grande affluenza e il successo di tutti gli eventi organizzati in questi giorni a Milano per Luca Bernardo ci mostrano una grande voglia di cambiamento in città e soprattutto una concreta possibilità di ottenere un buonissimo risultato reale ben oltre i dati dei sondaggi. Purtroppo siamo stati penalizzati da un ritardo nella possibilità di utilizzare gli spazi elettorali. Anche per questo nelle prossime due settimane metteremo in campo ogni sforzo per sensibilizzare i Milanesi al voto e per convincerli a cambiare guida della città".

Subito dopo èlo stesso Bernardo a ridimensionare quell’audio: "Tanto rumore per nulla. È vero che in un audio privato con i segretari cittadini dei partiti ho chiesto un ulteriore sforzo economico in vista delle ultime due settimane prima del primo turno, i toni sono stati più decisi per velocizzare le burocrazie dei partiti già molto impegnati giustamente nelle proprie corse. Il centrodestra è sempre più unito". Un sabato, quello di ieri, che non sembra fatto apposta per aiutare Bernardo a recuperare il terreno che, secondo i sondaggi, lo separa dal sindaco uscente Giuseppe Sala, che da parte sua dichiara: "Io non guardo gli altri ma guardo la mia proposta, dico ai miei di non guardare i sondaggi. Il mantra per gli ultimi 15 giorni è “testa bassa a lavorare“". Quindi i temi dell’attualità: "Spero che adesso con il green pass obbligatorio palazzetti, stadi e luoghi della cultura possano essere riempiti come prima – auspica il sindaco –. Poi se non è il 100% sarà un’altra cifra, ma oggi soffre lo sport e immaginate quanto soffre la cultura. Se il green pass è così importante e se come si dice per ottobre la percentuale di vaccinati sarà così alta troviamo il modo di utilizzare questi servizi".

 

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