Green Pass nelle scuole, presidi favorevoli: "Solo così si torna alla normalità"

Emilia Ametrano, preside del liceo Brera, condivide: "Solo l’immunizzazione del personale e dei ragazzi garantisce un rientro duraturo e in presenza"

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Green pass anche per entrare negli istituti scolastici? Per ora non c’è il provvedimento che imponga l’estensione della "carta verde" in aula (il decreto su scuola e trasporti potrebbe arrivare sul tavolo del Consiglio dei ministri prossima settimana) ma la proposta già suscita polemiche. Per l’Associazione Nazionale Presidi, "oltre al personale scolastico, serve l’obbligo di vaccino per gli studenti che possono farlo". Posizione che Emilia Ametrano, preside del liceo artistico statale di Brera, condivide: "Solo l’immunizzazione del personale e dei ragazzi garantisce un rientro duraturo e in presenza". Nelle due sedi (via Hajech e via Papa Gregorio XIV) ci sono circa 180 docenti ("il 90% vaccinati") e oltre 1.700 studenti.

Perché sì al "lasciapassare" verde?

"Per assicurare nel nuovo anno scolastico la presenza al 100%. Sono favorevole al vaccino per il corpo docente e la popolazione studentesca, escludendo i soggetti che per malattie pregresse non possono effettuare l’immunizzazione. È l’unica via per consentire ai ragazzi di seguire le lezioni in aula e dialogare coi docenti e i loro compagni. Nell’ultimo anno e mezzo abbiamo fatto didattica a distanza al meglio delle possibilità, ma i limiti sono evidenti. Per un liceo artistico forse più di altri indirizzi: non si può fare il laboratorio di scultura dietro lo schermo. Con la dad i soggetti più fragili si sono come ritirati nel loro guscio e hanno smesso poi di venire a scuola. Dobbiamo evitarlo".

Non basterebbe seguire il protocollo sanitario con distanziamento, mascherine, gel igienizzanti?

"Il problema è che a scuola il protocollo è applicato alla lettera ma appena escono i ragazzi si comportano come se il virus non esistesse: via mascherina, si scambiano le sigarette, si abbracciano. Ho diramato una circolare per vietare assembramenti a scuola e dintorni. Qualche volta andavo fuori per ricordare le regole. Qualcuno mi guardava con aria interrogativa, mi sono anche sentita rispondere: “Preside, qui fuori non comanda”".

Lei è vaccinata?

"Sì. Sono favorevole al vaccino anche se dopo la prima dose Astrazeneca sono stata male. Eppure non mi sono sottratta alla seconda dose a giugno né ho dissuaso i miei figli o mio marito. È l’unico modo per tornare alla normalità anche in altre situazioni, senza troppi timori: penso a una cena al ristorante al chiuso".

Si potrebbe adottare in Italia il "modello francese" che permette agli alunni immunizzati di seguire le lezioni in classe in caso di compagno risultato positivo, obbligando alla quarantena i non vaccinati?

"Con le normative in vigore sulla privacy non sarebbe applicabile". A.L.