Fase 3, centri civici ed ex studi televisivi: le aule traslocano fuori da scuola

L’amministrazione ha individuato luoghi alternativi per garantire le lezioni con il giusto distanziamento.

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di Patrizia Tossi

Dai centri civici agli ex studi Mediaset: le classi segratesi usciranno dalle scuole per fare lezione in luoghi alternativi, in modo sicuro.

È la novità che accoglierà moltissimi studenti con la ripresa di settembre, quando l’anno scolastico dovrà fare i conti con le normative anti-Covid imposte dal Ministero. Segrate sta cercando soluzioni alternative, così nei giorni scorsi il sindaco Paolo Micheli e l’assessore alla Scuola, Gianluca Poldi, hanno iniziato gli incontri con i dirigenti scolastici per valutare le singole situazioni.

Le scuole troppo piccole per contenere gli studenti, garantendone il distanziamento sociale, traslocheranno in parte all’esterno, organizzando le classi negli spazi disponibili in città.

E così, la scuola media Leopardi sposterà al centro civico Verdi alcune aule, la scuola di Milano 2 sta invece valutando se usare gli spazi comunali del quartiere o spostare banchi e lavagne negli ex studi televisivi di Palazzo dei Cigni.

"Stiamo lavorando a un ritorno in classe ottimale per il benessere dei ragazzi – spiegano il sindaco Micheli e l’assessore Poldi – e il meno impattante possibile per la gestione della quotidianità delle famiglie e soprattutto dei genitori lavoratori".

Dal Governo sono arrivate le linee guida sulla riorganizzazione delle scuole, ma c’è ancora incertezza sui contributi economici che saranno erogati e sul nuovo personale scolastico promesso. "Abbiamo avuto un incontro chiarificatore – continua il sindaco – con la direzione didattica della Sabin, il presidente del consiglio di istituto di Redecesio e i rappresentanti dell’associazione genitori".

Nell’incontro di mercoledì sono stati affrontati i temi di tutti i cicli scolastici: materne, elementari e medie. "Abbiamo approfondito la questione degli spazi e della sistemazione dei banchi nelle classi – continuano – in base alle direttive attualmente in vigore, che richiedono il distanziamento di almeno un metro tra gli alunni. Qualora fosse indispensabile ricorrervi, abbiamo fatto un sopralluogo al Centro Civico di Milano 2, dove ci sono diverse sale utilizzabili, e negli ex studi Mediaset. Abbiamo anche contatti con il Fondo Mario Negri per i negozi sfitti nella residenza Archi e nella residenza Mestieri che già in passato hanno ospitato alunni del quartiere".

Non solo. "Per la media Leopardi – aggiungono – abbiamo già individuato spazi-aula supplementari all’interno del Centro Verdi. Per Rovagnasco, Segrate Centro, San Felice, Novegro e Redecesio al momento non sono emerse particolari criticità, ma qualora occorresse l’amministrazione comunale è pronta ad intervenire".

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