Fase 2, Tribunale Milano: dibattimenti a porte chiuse. Nuove linee guida fino al 31 luglio

Il presidente Bichi detta le disposizioni per lo svolgimento dell'attività giudiziaria tra emergenza covid e locali inutilizzabili dopo l'incendio di marzo

Il tribunale di Milano

Il tribunale di Milano

Milano, 7 maggio 2020 - Dal 12 maggio 2020 "potranno essere celebrate udienze dibattimentali anche per processi non ricompresi nella ricordata tipologia 'a trattazione necessaria'". Lo scrive il presidente del Tribunale di Milano Roberto Bichi in una circolare in cui si precisa che "per ragioni di sicurezza sanitaria occorre celebrare le udienze dibattimentali a porte chiuse. A tal fine, i presidenti di sezione predispongano calendari che prevedano un numero di udienze sensibilmente ridotte, da celebrarsi in fasce orarie con inizio differenziato in relazione alla presenza del personale di cancelleria con processi chiamati ad orari differiti e distanziati in modo tale che il singolo processo possa essere esaurito prima dell'effettiva trattazione dell'aula".

Come si legge nel documento "le udienze di convalida e quelle che prevedono il contestuale rito direttissimo sono svolte in conferenza telematica secondo i protocolli intercorsi rispettivamente il 9 marzo 2020 e il 14 marzo 2020, salvo  opposizione delle parti nei casi in cui è previsto il consenso e tenuto conto delle novità legislative che riguardano il luogo dove si collega l'imputato agli arresti domiciliari". 

"Le udienze di smistamento  dovranno essere necessariamente trattate in video conferenza", si legge ancora nella circolare firmata dal presidente del Tribunale milanese. Una modalità che è "consentita nei casi e nei modi previsti dal legislatore, ed è rimessa al Giudice la conduzione dell'udienza con modalità idonee a garantire il rispetto del principio del contraddittorio". E infine: "Nei casi in cui non fosse possibile procedere in videoconferenza - per carenza di effettivo contraddittorio, per problemi di natura tecnica o per la mancanza di consenso delle  parti - e comunque sino al 31 luglio 2020 - le udienze verranno celebrate distanziate nel tempo in modo che si evitino assembramenti o contatti ravvicinati di persone".

Non solo coronavirus, i giudici di Milano devono fare i conti anche con l'incendio che ha fine marzo ha danneggiato il settimo piano del Palazzo di giustizia e che pesa soprattutto "per l'indisponibilità dei fascicoli allocati nelle stanze dei giudici e negli spazi di cancelleria. Vi è l'impossibilità oggettiva per i giudici dell'Ufficio Gip-Gup di accedere o consultare i fascicoli. E' di tutta evidenza che, in questa condizione, l'unica attività che potrà essere svolta dai giudici è quella attuale con turni di magistrati che affrontano le urgenze e gli affari indifferibili". Lo spiega il presidente del tribunale di Milano, Roberto Bichi nelle nuove linee guida per lo svolgimento dell'attività giudiziaria che saranno in vigore fino al 31 luglio prossimo.   Per gli spazi interessati dall'incendio è in corso un programma di sanificazione, ma ci vorranno "varie settimane", in tal senso l'Ufficio gip-gup "sino al 10 giugno" opererà per le 'urgenze' disponendo il rinvio delle udienze già fissate. "Per il periodo sino al 10 giugno saranno garantiti il servizio in presidio e la trattazione delle udienze per i procedimenti a trattazione necessaria", conclude Bichi.

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