Fase 2, a Milano più di mille agenti per sorvegliare parchi e giardini

I vigili: "Norme poco chiare, la gente pensa di poter fare tutto". Via alla pulizia delle aree gioco

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Più di mille agenti della polizia locale schierati nel weekend per sorvegliare parchi e aree verdi. L’obiettivo del Comune: evitare assembramenti nei giardini pubblici e far rispettare a tutti le ordinanze anti-contagio. In parallelo, ieri è partito un piano di pulizia straordinaria delle 402 aree gioco, che al momento, va precisato, restano off limits per genitori e piccoli. Quattro squadre di Amsa saranno in azione dal lunedì al venerdì per effettuare circa 20 interventi al giorno: le prime igienizzazioni (con un prodotto antibatterino) sono stati effettuati in viale Omero, via Rogoredo, parco Formentano, via Monte Velino, via Caviglia, via San Felice, via Oroboni, via Pesaro-via Urbino, piazza Massari, via don Calabria, via Giulietti, via Toce, piazza dell’Ospedale Maggiore, piazzale Maciachini e parco di Villa Finzi. "Dopo la chiusura prolungata nelle scorse settimane – ha spiegato l’assessore al Verde Pierfrancesco Maran – interveniamo per ripristinare la salubrità e il decoro delle aree destinate ai più piccoli. Ricordiamo a tutti che permane comunque il divieto di utilizzo di giochi, campetti e attrezzature sportive indicato nell’ultimo dpcm (decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri, ndr) del Governo: se tutti rispettano le indicazioni, speriamo di poter tornare presto a usufruire a pieno di tutti i servizi".

Anche ieri i ghisa hanno pattugliato parchi e aree verdi, trovando in alcune occasioni situazioni al limite: la sensazione è che ci sia troppa gente in giro, anche se la stragrande maggioranza delle persone indossa la mascherina. Non mancano gli assembramenti, ad esempio ai giardini Montanelli di via Palestro: gli agenti sono spesso costretti a una continua opera di moral suasion per spiegare alle persone cosa possono e cosa non possono fare. "Il problema – spiega il vigile motociclista Daniele Vincini – è che in alcuni punti la normativa è tutt’altro che chiara e può indurre in errore o comunque far pensare alle persone di poter fare più o meno quello che vogliono". Così non è, e gli interventi sono continui: tra runner indisciplinati, ragazzi che giocano a pallone e gruppi di amici che siedono sul prato in cerchio, a volte senza rispettare le distanze di sicurezza.

N.P.

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