Truffe, furti e rapine con la tecnica del "tocomocho": 28 arresti / VIDEO

La banda vendeva anche falsi biglietti vincenti della lotteria e in alcuni casi avrebbe usato la "droga dello stupro" per farsi consegnare i soldi dalle vittime

Truffe e furti con la tecnica del "tocomocho"

Truffe e furti con la tecnica del "tocomocho"

Milano, 20 novembre 2018 - Avvicinavano passanti e gli vendevano falsi biglietti della lotteria spacciandoli per quelli vincenti e offrendoli a un prezzo inferiore al premio da riscuotere: è una delle attività criminose messe in atto da una banda sgominata con l'arresto di 28 persone in un'operazione dei carabinieri di Rho, nel Milanese. I componenti, 22 cittadini peruviani, 3 italiani, 1 colombiano, 1 cubano e un egiziano,  sono ritenuti responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai furti aggravati, borseggi, rapine, furti in abitazione e ricettazione.

 L'ordinanza di custodia cautelare - eseguita nelle provincie di Milano, Roma, Firenze e Mantova - è stata emessa dal gip del Tribunale di Milano. Le vittime venivano selezionate in strada con il sistema del cosiddetto "tocomocho" che consiste nell'avvicinare le vittime (quasi sempre persone anziane o donne) sostenendo di avere un biglietto della lotteria pluripremiato non esigibile offrendolo in vendita al malcapitato ad una somma inferiore al valore del premio. 

Non solo truffe. Alla banda che  coordinava da Milano i colpi in tutto il nord e centro Italia, ma i reati contestati sono 49 furti e 40 rapine. "Alcuni membri della banda del 'tocomocho', soprattutto donne, utilizzavano l'ipnosi per convincere le vittime a farsi consegnare il denaro". Ha spiegato pm David Monti che ha coordinato l'indagine, iniziata nel gennaio 2018 e terminata a luglio. "Le truffatici usavano un modo di parlare e il contatto fisico per incantare le vittime - ha continuato Monti -. La tecnica del tocomocho è molto diffusa in Sudamerica e ci sono anche tracce in  Spagna. In alcuni casi è stato usato il Ghb o Gbl, 'detto l'alito del diavolo', la cosiddetta droga dello stupro che cancella la memoria di chi la assume. Nell'indagine di cui ci siamo occupati non sono stati accertati episodi ma sospettiamo che siano avvenuti  perché alcune vittime, una volta interpellate, non ricordavano in che modo avessero potuto consegnare i risparmi di una vita a sconosciuti".

 Non è stato possibile quantificare esattamente il bottino. Le vittime erano avvicinate nei mercati rionali o in  strada, i truffatori puntavano sudamericani come loro per abbattere il muro della diffidenza. I destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare sono 28 (quasi tutti peruviani) ma ne sono state eseguite 22, gli altri sono ricercati. Il magistrato ha definito "fantasmi" molti dei membri della banda, spesso incensurati che venivano reclutati in Perù, passavano per la Spagna e transitavano in Italia per brevi periodi, in una sorta di nomadismo delle truffe. Tra i coinvolti ci sono tre italiani: una donna di 37 anni (che ha ottenuto l'obbligo di firma) e due titolari di compro oro in viale Monza (a Milano), un 64enne e un 56enne che sono stati invece arrestati

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