Falò di Sant’Antonio L’atteso ritorno dopo lo stop pandemia

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Non un semplice falò di sant’Antonio, ma un "Falò dei desideri": su cui incenerire, a dita incrociate, cartoline o biglietti con gli auspici e le speranze dell’anno nuovo. E’ pronto - nei giorni in cui ci si prepara - dopo lo stop pandemia, a riaccendere i falò di sant’Antonio in tutti i centri della zona, il programma della grande festa con cui il Comune di Melzo ha deciso di onorare la ricorrenza di sant’Antonio Abate, patrono di contadini e allevatori e protettore degli animali di casa. Ritrovo alle 20,45 del 17 gennaio, sull’area feste di via Colombo. Qui, poco prima delle 21, si terrà la cerimonia di benedizione dei trattori. Subito dopo dopo sarà dato fuoco alla pira, con corredo di effetti speciali e fontane a fiamma rossa, e sullo sfondo le note della Filarmonica cittadina. Per tutti i presenti un punto ristoro a cura del gruppo alpini. E per chi lo voglia, una possibilità in più: quella di affidare alle braci una lettera o una cartolina prestampata con auspici, desideri o buone intenzioni per l’anno appena iniziato. "E’ una celebrazione a cui tengo molto - così il sindaco Antonio Fusè - mantenere vive le nostre tradizioni è un modo per mantenere salda la comunità". M.A.

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