Fabrizio Corona, in aula la grande accusatrice Darù: "Mi ha deluso, ma gli voglio bene"

La donna aveva raccontato davanti ai giudici di aver custodito per una notte in un albergo di Milano un "borsone" con dentro mazzette di contanti

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Milano, 21 marzo 2017 - Nuova udienza del processo a Fabrizio Corona, imputato per quei circa 2,6 milioni di euro trovati in parte in un controsoffitto, in parte in Austria. Oggi, inTribunale di Milano, è il turno di Geraldine Darù, ritenuta la 'grande accusatrice' di Fabrizio Corona (tornato in carcere ad ottobre) e della sua collaboratrice. La donna, rispondendo a una domanda della difesa, ha detto: ."Non rinnego il mio affetto per Fabrizio, sono delusa, ho rotto i rapporti con lui dopo la perquisizione in cui vennero trovati i contanti e perché non ero stata pagata per tutto il mio lavoro, ma io gli voglio ancora bene, persino oggi".

Darù, come aveva già messo a verbale a fine settembre, ha raccontato davanti ai giudici di aver custodito per una notte in un albergo di Milano un "borsone" con dentro mazzette di contanti in "pacchi bianchi" che Francesca Persi, collaboratrice di Corona e imputata, portò poi in Austria. E ha riconosciuto quei pacchi nelle foto mostrate dal pm Dolci e relative a quelli poi sequestrati. Più volte, però, ha voluto sottolineare che "Fabrizio era un gran lavoratore, uno stacanovista".

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