Fabrizio Corona in carcere: "Non sono un criminale ma un lavoratore"

Queste le parole che avrebbe detto l'ex fotografo dei vip, al termine dell'udienza del tribunale del Riesame che dovrà decidere sulla richiesta di revoca dell'ordinanza di custodia cautelare presentata dai suoi avvocati

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Poi, Chiesa ha detto: "Hanno usato l'artiglieria pesante per uccidere due passeri: Francesca e Fabrizio sono due uccellini nell'ambito di una visione criminale del problema". Secondo Chiesa "questa vicenda è al più evasione fiscale, con un termine di pagamento delle imposte aperto. Al limite se la procura non è d'accordo sarà chiuso, e quindi si pagheranno le sovrattasse". E ha aggiunto: "Ho detto ai giudici che se vogliono tenere in carcere un evasore fiscale, allora dovrebbero farlo con tutti: almeno stasera in tangenziale non ci sarà traffico". Il legale ha spiegato che Corona ha detto ai giudici del Riesame che già nel 2007 gli era stato sequestrato 1,4 milioni di euro. "Quando esco dal carcere e comincio a lavorare - sono sempre le parole dell'ex paparazzo riferite dal legale - produco una quantità di denaro bianco e una quantità di denaro non fatturato. È già successo: con la differenza che questa volta il termine per pagare le tasse è ancora aperto".

"TESTA MATTA" - "Io credo a mio figlio. Ha commesso errori molto importanti, si è distrutto la vita, ha distrutto anche in parte la mia vita. La speranza è che possa cambiare un pò la testa, ma mio figlio non è un criminale. I criminali sono altri. Di errori e di reati ne ha commessi, lo so. Ma questa custodia cautelare, da quanto mi dicono gli avvocati è esagerata". A dirlo è Maria Gabriella Privitera, madre di Fabrizio Corona, al termine dell'udienza al tribunale del Riesame che dovrà decidere sulla richiesta di revoca dell'ordinanza di custodia cautelare presentata dai difensori dell'ex fotografo dei vip. Corona è in carcere dal 10 ottobre scorso per intestazione fittizia di beni, mentre era in affidamento in prova. La donna si è detta "molto preoccupata per il figlio", poiché "il carcere non gli giova. Mio figlio ha problemi psicologici, li ha molto gravi da tempo, lo dico. Ha bisogno di essere seguito e curato e mi auguro che questo aspetto possa migliorare". Poi ha aggiunto: "Fabrizio ha la testa un pò matta. Ma quando fa le cose, non se ne rende bene conto, non è uno che a tavolino commette errori o reati, è purtroppo che la testa ce l'ha un pò così. Io lo giustificherò sempre, perché sono sua madre".

ATENA - Il legale di Corona ha sottolineato: "La società di promozione e organizzazione eventi Atena, in cui Fabrizio Corona risultava come collaboratore con stipendio mensile, è un'azienda "con i fiocchi, senza un debito" e con "2,1 milioni di euro sul conto corrente e che ha pagato un milione di euro di tasse". "Non è una società farlocca - ha detto l'avvocato - ma una società che lavora con grande serietà e che cerca di lavorare anche adesso che il core business, ossia Fabrizio Corona, è detenuto". Secondo il legale Geraldine Darù, l'ex collaboratrice di Corona che avrebbe raccontato agli inquirenti cosa accadeva all'Atena, "era una collaboratrice molto labile della società, non sa nulla dei problemi amministrativi di Atena e non è vero quanto ha dichiarato sulle modalità con cui si sarebbe fatto il cosiddetto 'nero'. Si è trattenuta un orologio da 25 mila euro e Francesca Persi, la chiamava per dirle di restituirlo". Chiesa ha ribadito che la vicenda di Corona ha connotati "clamorosamente esagerati, legati alla popolarità del personaggio".

Nei giorni scorsi, intanto, il gip Guidi, che ha firmato l'ordinanza, aveva respinto un'istanza di scarcerazione della difesa spiegando che non è plausibile e risulta inverosimile la versione di Corona, secondo la quale i soldi in contanti, per quasi tre milioni di euro, trovati in parte in un controsoffitto e in parte portati in Austria, sarebbero stati i "pagamenti in nero" per le sue serate nelle discoteche e su cui, tra l'altro, aveva intenzione di pagare la tasse entro i termini. Corona si trova nel carcere di San Vittore dal 10 ottobre scorso con l'accusa di intestazione fittizia di beni, mentre era in affidamento in prova ai servizi sociali.

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