Summit degli 83 ministri a Expo, Renzi: "Cultura, chiave di salvezza del nostro futuro" VIDEO

Il premier Renzi: "È evidente che il terrorismo sa bene dove farci male, nel nostro modo di vivere ispirato a valori, cultura, passione, bellezza. Siamo qui per dire ci siamo e possiamo reagire" FOTO - L'arrivo dei ministri a Expo - Renzi al summit internazionale - Il tavolo dei lavori VIDEO - Renzi: "La cultura darà lavoro"

Renzi a Expo insieme a Franceschini

Renzi a Expo insieme a Franceschini

Milano, 31 luglio 2015 - Sono 83 le delegazioni provenienti da tutto il mondo (FOTO) che oggi hanno partecipato ad Expo alla Conferenza internazionale dei ministri della Cultura, a cui era presente anche il premier Matteo Renzi. L’evento ospitato all’auditorium di Expo il Mibact, avuto come titolo ‘Culture as an instrument of dialoge among peoples’. Per l’Italia ha partecipato il ministro Dario Franceschini. All’evento erano presenti anche rappresentanze di Unesco, Onu, Parlamento Europeo, Consiglio d’Europa e l’Icrom, l’organismo internazionale dei restauratori.

Il cosiddetto ‘Position paper’, su cui si è sviluppato il tema dell’evento ‘Culture as an instrument of dialoge among peoples’ “che i recenti drammatici eventi di distruzione del patrimonio culturale, hanno condotto la comunità internazionale ad affermare con rinnovata determinazione l’esigenza che esso sia difeso da ogni forma di aggressione”.  Perciò “appare più che mai opportuno procedere rapidamente ad individuare meccanismi effettivi ed efficaci di protezione” con l’ausilio di adeguate professionalità che ciascun Paese è in grado di impiegare. “Oggi ci son un centinaio di ministri dei Beni culturali del mondo” all’ Expo di Milano, “la cultura deve essere il motore dello sviluppo dell’Italia che verra’”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi in conferenza stampa al termine del Cdm.

Franceschini a Expo

“E’ un momento importante: poter lavorare con gran parte dei nostri Paesi e’ un elemento di soddisfazione. E’ bello vedere come le nazioni riconoscano all’Italia un primato culturale”. E’ quanto ha affermato il commissario unico all’ Expo 2015, Giuseppe Sala, all’inizio dei lavori della conferenza internazionale dei ministri della Cultura che, al sito dell’Esposizione universale, riunisce le delegazioni di 83 Stati. Per Sala, “l’attenzione alla cultura popolare e’ insita dell’ Expo” e “da oggi usciamo piu’ arricchiti e possiamo confermare il ruolo di primo piano dell’Italia nella cultura”. “Fin da ora vi prego di considerare Expo la casa di tutti i popoli”, ha detto il commissario unico di Expo Giuseppe Sala, dando il benvenuto alle delegazioni. “Siete sempre i benvenuti quando volete tornare a Milano e a Expo”, ha detto.

FRANCESCHINI - “Siamo 83 delegazioni, siamo davvero orgogliosi che per la prima volta nella storia capiti all’Italia promuovere e ospitare un incontro cosi’ importante”. Cosi’ il ministro dei Beni e delle Attivita’ culturali, Dario Franceschini, ha aperto la Conferenza internazionale. “Siamo orgogliosi anche di essere all’Expo. Siamo tanti Paesi con culture, tradizioni, lingue e religioni diverse e ognuno e’ orgoglioso della propria identita’ e storia. Eppure - ha aggiunto - sappiamo che le diversità non sono elemento di contrasto, ma possono diventare una ricchezza di tutti, in cui ognuno di noi e’ come un affluente che porta le proprie acque a un grande fiume che e’ quello del patrimonio materiale e immateriale che e’ patrimonio dell’umanita’, secondo l’intelligente definizione dell’Unesco”. E proprio la definizione dell’Unesco, ha detto ancora il ministro, “ci ricorda che gli Stati hanno la proprieta’ giuridica, ma i beni sono di tutti, perche’ li abbiamo ricevuti da civilta’ millenarie”.

Renzi a Expo insieme a Franceschini

IL PREMIER RENZI - Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è arrivato al sito Expo intorno alle 17 (FOTO) accompagnato dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ed è stato accolto dal commissario unico di Expo, Giuseppe Sala, e dal prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca. "La cultura è il simbolo di Expo, che significa tanto per noi - ha dichiarato il premier -. E’ la vetrina delle cose piu’ belle che l’Italia puo’ esprimere. Tuttavia oggi, che è la boa di Expo, il giorno di metà Expo, abbiamo deciso di puntare sulla cultura e l’identità”. “Non possiamo restare insensibili a cio’ che accade nel mondo. Le immagini di Palmira sono immagini simbolo. Cinque anni fa una compagnia di danza si esibiva li’ tra le rovine, oggi un gruppo di ragazzi di 13 anni sono killer e boia che uccidono dei prigionieri. Nei luoghi della bellezza si scrivono pagine di dolore. Non possiamo far finta di niente”. “La proposta dell’Unesco dei caschi blu della cultura e’ una grande proposta - ha aggiunto -, vuol dire che non ci rassegniamo alle barbarie. E’ evidente che il terrorismo sa bene dove farci male: nel nostro modo di vivere. Siamo qui a dire che non ci stiamo”. «È evidente che il terrorismo sa bene dove farci male, nel nostro modo di vivere ispirato a valori, cultura, passione, bellezza. Siamo qui per dire ci siamo e possiamo reagire». 

«Con la cultura si può vivere e assumere persone e creare posti di lavoro», ha proseguito Renzi nel corso del suo intervento. «In Italia abbiamo un piano per cui nei prossimi anni parte significativa del problema di disoccupazione giovanile deve venire affrontato con l’impiego in cultura», dai 100mila insegnanti assunti alla creazione di posti nei musei. "Per essere eredi bisogna essere degni. Gli italiani devono dire una parola chiara: siamo disponibili e desiderosi di fare della cultura la chiave della salvezza del nostro futuro" (VIDEO).

La cultura, ha concluso Renzi, “non è qualcosa che vale solo per il passato. Parliamo di cultura perché vogliamo bene al futuro d’Italia. La cultura è quello che salverà il nostro Paese. Ma da soli non bastiamo. E bisogna che comunità internazionale si ricordi che ha un’anima e che si ricordi di non fare negli incontri internazionali una passerella burocratica”.

Stasera i ministri della Cultura, che stamani hanno visitato a Milano la Fondazione Prada, assisteranno all’esecuzione del “Barbiere di Siviglia” al Teatro alla Scala. Domani mattina il programma prevede una visita al Cenacolo Vinciano presso la basilica di Santa Maria delle Grazie, dove i ministri entreranno nel refettorio dei frati domenicani a piccoli gruppi come prevedono le misure di salvaguardia del dipinto. Subito dopo sono attesi di nuovo a Expo per la seconda giornata della conferenza che si concluderà con un intervento del semiologo Umberto Eco.

 

 

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