Lotta alla fame: l’evento arruola anche Bono Vox a Expo il 6 settembre

Il leader degli U2 arriverà in carne e ossa tra i padiglioni di Rho, insieme al premier Matteo Renzi. Martina: "La presenza di Bono in Expo è un grande onore. Molti di noi sono cresciuti in questi anni non solo con le sue stupende canzoni ma anche con il suo impegno per un mondo migliore"

Il leader degli U2 è da anni impegnato a sostegno del World food programme, agenzia delle Nazioni unite (Ansa)

Il leader degli U2 è da anni impegnato a sostegno del World food programme, agenzia delle Nazioni unite (Ansa)

Milano, 6 agosto 2015 - A Expo, in virtuale, Bono Vox c’è già stato il 28 maggio, con un videomessaggio. Il 6 settembre, invece, il leader degli U2 arriverà in carne e ossa tra i padiglioni di Rho, insieme al premier Matteo Renzi, per un tandem Italia-Irlanda contro la fame del mondo. Da un lato la Carta di Milano, il documento che promuove una distribuzione equa delle risorse alimentari del pianeta, l’eredità immateriale di Expo. Dall’altro il World food programme (Wfp), l’agenzia delle Nazioni unite che «si occupa di assistenza alimentare per combattere la fame», come si legge sul sito internet, e di cui il cantante irlandese è sostenitore da anni. L’arrivo di Bono Vox a Expo è stato ufficializzato oggi dal ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, con un «cinguettio» in inglese su Twitter ribadita poi attraverso il proprio profilo Facebook. «La presenza di Bono in Expo è un grande onore – commenta Martina –. Molti di noi sono cresciuti in questi anni non solo con le sue stupende canzoni ma anche con il suo impegno per un mondo migliore». «La sua voce e la sua testimonianza – aggiunge il ministro – possono fare la differenza».

All'appuntamento di settembre parteciperà anche Ertharin Cousin, direttore esecutivo di Wfp. L’obiettivo è spingere gli oltre 140 Paesi che hanno aderito all’Expo a consolidare il proprio impegno nei programmi dell’agenzia dell’Onu, che tra le altre cose fornisce pasti a 20 milioni di studenti nelle aree più povere del mondo, offre razioni alimentari in cambio di lavoro per le comunità o formazione professionale e sviluppa programmi di sicurezza del cibo. Per l’Italia l’invito a Bono è una vetrina per promuovere la Carta di Milano, che a luglio aveva raccolto oltre 500mila firme: dai visitatori del sito che fanno tappa al padiglione nazionale a nomi eccellenti, come l’economista indiano premio Nobel, Amartya Sen. «Sono pronto a rimboccarmi le maniche, sono pronto a camminare, sono pronto ad affrontare le strutture di povertà e indifferenza che intrappolano i più poveri nella povertà, nell’ingiustizia e nella fame», il messaggio di Bono lanciato a maggio. Parole che il cantante è pronto a ribadire tra poche settimane.

 

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