Ex Marconi, polemica dopo il rogo "Quando sarà messa in sicurezza?"

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"Dopo dieci anni di immobilismo e dopo aver negato che l’ex Marconi sia un problema c’è voluto un incendio per portare sindaco e assessori in piazza a vedere le condizioni di degrado dell’ex scuola. Speriamo che adesso facciano qualcosa per la messa in sicurezza di quel luogo". I danni dell’incendio che martedì sera ha distrutto alcune aule del secondo piano dell’ex scuola elementare Marconi di Pero sono visibili anche dall’esterno. Pareti annerite e danneggiate (nella foto), serramenti distrutti e odore di fumo acre. La rabbia dei cittadini che da anni chiedono interventi torna a farsi sentire a distanza di una settimana dalla foto dei panni stesi alle finestre, conferma concreta che oltre al degrado e all’abbandono, l’ex Marconi è diventata la dimora abusiva di qualche senzatetto. L’amministrazione comunale è "in attesa dei verbali ufficiali che verranno redatti dai vigili del fuoco e dai carabinieri", per capire le cause dell’incendio. Le forze dell’ordine hanno trovato diversi rifiuti e altri oggetti che indicano l’utilizzo dello spazio e anche martedì sera dopo lo spegnimento del rogo sono state viste due persone introdursi nella struttura, subito intercettate e allontanate dai carabinieri. Una cosa è certa, le transenne messe su un lato dell’ex scuola non bastano più, neppure le assi di legno alle finestre del piano terra e i lucchetti al cancello sul retro. "Quelle misure per evitare intrusioni sono state messe almeno quattro-cinque anni fa, quando ero ancora assessore. È una vergogna che nonostante proteste dei cittadini e richieste delle forze politiche non sia stato fatto nient’altro per evitare intrusioni", commenta Daniela Bossi che oggi siede tra i banchi della minoranza in consiglio comunale.

Alle polemiche risponde il sindaco Maria Rosa Belotti: "Di recente, erano stati rilevati segnali di intrusione e manomissioni nelle recinzioni, tanto che avevamo programmato la sistemazione delle stesse e nuovi interventi per contrastare l’accesso anche con controlli più frequenti e mirati. Le misure intraprese sono finalizzate a gestire la situazione nell’immediato, ma è già prevista la demolizione dell’edificio nel corso del 2023 con riqualificazione dell’intera area – spiega il primo cittadino –. L’area è al centro di un progetto recentemente finanziato con i fondi del Pnrr, che prevede la realizzazione di un nuovo polo culturale".

Roberta Rampini

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