Ex legale spara sulle auto in sosta Foto pornografiche come bersaglio

Denunciato 51enne già in cura psichiatrica. Usava armi ad aria compressa, danni a balconi e passanti sfiorati

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di Marianna Vazzana

Risulta ancora iscritto all’albo degli avvocati anche se non esercita la professione da tempo. Chi lo ha visto in azione al lavoro, in passato, lo ritiene "un bravo e competente" giuslavorista e tributarista. Non pare la stessa persona che è in cura da anni a livello psichiatrico e che come “passatempo“, a casa, imbraccia fucili o pistole ad aria compressa e dal quinto piano di via Muratori spara pallini di metallo su auto-bersagli che tappezza di materiale pornografico, colpendo anche finestre e, in un caso, sfiorando un passante a un braccio (con lievi conseguenze). Nell’ultimo mese e mezzo la polizia ha raccolto 13 denunce. I vicini si dicono "esasperati", perché tanti si sono trovati a fare la conta dei danni e tutti vivono nell’angoscia di non sapere quando colpirà ancora. E, fino a qualche giorno fa, ignoto era “colui che seminava il terrore nel quartiere“, in zona Porta Romana. L’uomo è un milanese di 51 anni, denunciato dalla polizia venerdì per danneggiamento e tentate lesioni "in danno di cittadini in transito mediante l’esplosione di colpi d’arma da fuoco" e per aver rovinato vetrate dei balconi e diverse macchine in sosta dopo aver appoggiato su cofani e tettucci immagini pornografiche come bersaglio. L’ultima trovata. Il cinquantunenne, divorziato, che vive solo in un appartamento di via Muratori, venerdì ha ricevuto la visita degli agenti del commissariato Monforte-Vittoria, coordinati dal dirigente Manfredi Fava, con in mano un decreto di perquisizione in base all’articolo 41 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), alla ricerca di armi. E in casa sua c’erano quattro fucili ad aria compressa e altrettante pistole dello stesso tipo, oltre a 2mila pallini in metallo. In strada, su alcune della auto parcheggiate, aveva sistemato delle stampe pornografiche che erano diventate bersaglio di un suo perverso tiro a segno.

Ma, quando si metteva a sparare, i colpi raggiungevano anche le case e sfioravano i passanti. Le denunce hanno fatto scattare le indagini della polizia, che ha individuato l’abitazione dell’uomo attraverso la traiettoria dei pallini. Agli agenti, che dopo la denuncia, in accordo con la Procura, lo hanno segnalato a un centro psicosociale, il cinquantunenne ha raccontato di essere in cura da uno psicanalista e di assumere tranquillanti per problematiche nella sfera sessuale. Nel cassetto della scrivania conservava almeno dieci stampe pornografiche uguali a quelle trovate appiccicate alle macchine. Altre, nel piatto doccia. Trovati pure dei sexy toys. E si esercitava pure in casa a sparare, mirando a sagome di cartone. Sequestrati, infine, indumenti militari e da donna che ogni tanto indossava come travestimento.

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