Nuova evasione al Beccaria: 15enne rom fugge dal carcere fingendo un malore

Il secondo episodio in pochi giorni. Il 20 dicembre un 17enne era riuscito a fuggire durante l'ora d'aria: è stato arrestato venerdì

L'istituto penale per minorenni Beccaria di Milano (Newpress)

L'istituto penale per minorenni Beccaria di Milano (Newpress)

Milano, 2 gennaio 2016 - Un ragazzo di 15 anni è evaso dal carcere minorile Beccaria di Milano. È accaduto ieri mattina nell'ora d'aria: fingendo un malore, avrebbe approfittato della complicità degli altri detenuti che hanno finto di prestargli un primo soccorso, e sarebbe stato aiutato a scavalcare il muro di cinta. A darne notizia è il Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria.

Il ragazzo, di etnia rom e detenuto per furto e rapina, si trovava nella stessa sezione della casa circondariale per minorenni del capoluogo lombardo da cui, durante l'ora d'aria tra le 9 e le 10 del 20 dicembre scorso, un giovane di 17 anni era riuscito a scappare scalando i muri alti 9 metri. Il ragazzo atterrando nella campagna di via Zurigo, uno dei lati del perimetro dell'istituto minorile Cesa, era svanito nel nulla. Il 17enne - fa sapere il Sappe - è stato stato catturato ieri dai carabinieri del nucleo investigativo di Monza in collaborazione con i militari della compagnia di Vigevano e con personale della Polizia penitenziaria.

IL SAPPE - "E' un'evasione annunciata. Avevamo denunciato le troppe criticità del carcere minorile Beccaria che avevano inciso, seppur indirettamente, sulla precedente evasione e il non aver assunto alcun provvedimento concreto ha favorito un nuovo grave episodio di analogo tenore". Sono le parole, in una nota, di Donato Capece, segretario generale del Sappe, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. "A poco più di una settimana dall'evasione di un detenuto minorenne dal carcere milanese di Beccaria, ieri un altro detenuto minore è fuggito rocambolescamente dall'Istituto penale per minorenni meneghino. Da tempo denunciamo quelle che riteniamo essere irregolarità del Beccaria e la carenza di personale di polizia penitenziaria", aggiunge Capece.

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