Piazzale Libia, esplosione in un palazzo: Adam, il capo cameriere intubato

In gravi condizioni al Niguarda. Ventinove anni, guida la sala del Martini Bistrot

Adam Serdiuchenko

Adam Serdiuchenko

Milano, 13 settembre 2020 -  Compirà trent’anni il 28 ottobre Adam Serdiuchenko, il ragazzo di origine ucraina rimasto gravemente ferito nell’esplosione di ieri mattina in piazzale Libia: ha ustioni di secondo e terzo grado sull’80% del corpo ed è intubato nel reparto di terapia intensiva del centro specializzato del Niguarda.

Dai suoi profili social, sui quali è molto attivo, si scopre che il giovane ricopre da qualche mese l’incarico di chef de rang al Martini Bistrot di corso Venezia 15, locale che sorge di fianco alla boutique di Dolce&Gabbana: in sostanza, Adam è il responsabile della sala, colui che accoglie i clienti, si occupa della mise en place e in generale della pulizia dei tavoli prima e dopo i pasti. Una figura cardine della brigata di sala, in poche parole. Ora la speranza di amici e colleghi è che possa superare il più rapidamente possibile questa fase drammatica della sua vita e tornare alle sue passioni, il buon cibo e la ristorazione di lusso.

Decisamente meno gravi le condizioni degli altri nove feriti dello scoppio di ieri mattina, alcuni dei quali sono stati portati in ospedale solo per motivi precauzionali o perché in stato di agitazione dopo la terribile deflagrazione. Tra loro c’è anche Elena, 38 anni, che sta aspettando un bambino ed è quindi stata accompagnata alla clinica Mangiagalli per un rapido controllo. Le uniche due portate in codice giallo al pronto soccorso del Policlinico sono state la settantaseienne Luisa, particolarmente scossa dall’esplosione, e la cinquantaseienne Laura, che ha riportato un trauma cranico e una contusione alla caviglia sinistra. In verde al San Paolo, invece, Masumi e Shingo, di 46 e 48 anni, la prima per lo spavento e il secondo per ferite al gomito e alla coscia sinistri; nessuna preoccupazione per le condizioni di una donna di 54 anni, di sua figlia 15enne con una ferita al piede e di altre due ragazze di 16 e 17 anni, tutte assistite al Fatebenefratelli. 

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