"È una precisa responsabilità sociale delle istituzioni finanziarie contribuire alla risoluzione di situazioni che sono dannose non solo per il debitore ma in generale per la collettività". Per Giampietro Pizzo (nella foto), presidente della Rete italiana di microfinanza e inclusione finanziaria, "ricostruire la cittadinanza economica di chi è incorso in situazioni di difficoltà finanziaria è una necessità e un dovere sociale. Il sovraindebitamento non è più un fenomeno marginale, ma una realtà sempre più diffusa che richiede interventi coordinati sia a livello normativo che operativo. È fondamentale adottare misure che contengano il fenomeno e offrano risposte concrete. In questo percorso, la collaborazione tra autorità pubbliche, enti del terzo settore e operatori bancari è cruciale". Massimo Ferlini, presidente del Consiglio di gestione di Fondazione Welfare Ambrosiano, ha sottolineato la necessità di "ripensare il nostro sistema di welfare per affrontare non solo le urgenze attuali, ma anche per costruire basi solide di inclusione e stabilità economica a lungo termine. Lavoriamo affinché chi vive situazioni di fragilità possa trovare strumenti concreti per un futuro autonomo e sicuro". Alla Fondazione aderisce anche la Camera di commercio, come ha ricordato Sergio Rossi, vicepresidente vicario dell’area Milano Monza Brianza Lodi, per promuovere "le attività di sostegno alle imprese e delle famiglie in difficoltà".
L.B.