Esame di maturità 2020, è caos: non si trovano i presidenti

Arrivate solo metà delle candidature necessarie per i vertici delle commissioni "Chi si è già trasferito teme per la salute", dice Massimiliano Sambruna (Cisl)

Fra candidato alla maturità e commissione il distanziamento dev’essere di 2 metri

Fra candidato alla maturità e commissione il distanziamento dev’essere di 2 metri

Milano, 22 maggio 2020 - Aaa , cercasi urgentemente presidente di commissione. A Milano e provincia manca la metà dei presidenti esterni per la maturità. L’allarme - a distanza di meno di un mese dall’inizio dell’esame di stato, 17 giugno - è lanciato da Massimiliano Sambruna, segretario generale della Cisl Scuola Milano metropoli. Quest’anno, la prova orale - l’unica rimasta in piedi dopo gli stravolgimenti connessi all’epidemia - si svolgerà in presenza davanti a una commissione composta da sei membri interni e un presidente esterno. Il capo dei commissari però a Milano - come in altre città della Lombardia quale Bergamo - non si trova: "Su 558 posti disponibili, corrispondenti al numero delle commissioni fra il capoluogo lombardo e hinterland, le candidature pervenute sono la metà, 279" spiega Sambruna, citando dati forniti dall’Ufficio Scolastico Regionale. Fra i criteri di nomina all’incarico, c’è quello di essere dirigenti scolastici in servizio alle superiori oppure docenti - sempre degli istituti di istruzione secondaria di seconda grado - con almeno dieci anni di servizio.

"In genere non c’è mai la corsa a diventare presidente di commissione perché il compenso non è all’altezza del grado di responsabilità assunto. Quest’anno però la situazione è difficilissima" afferma il sindacalista. Un freno sono "i possibili contenziosi sul voto di maturità". Ma la causa principale delle defezioni è il fatto che molti fra i possibili “papabili” non siano più a Milano. "Molti fra i dirigenti si sono già trasferiti nelle loro regioni di residenza, anche al Centro e Sud Italia. Lo spostamento coi mezzi pubblici e il ritorno nelle aule della Lombardia così falcidiata dal virus preoccupa da un punto di vista sanitario: si teme di mettere a rischio la propria salute".

Per garantire la sicurezza dell’esame è stato predisposto dal ministero dell’Istruzione il rispetto di numerose misure organizzative, di prevenzione e di protezione con un protocollo sanitario sottoscritto anche dai sindacati. Dalla pulizia approfondita dei locali destinati all’esame di stato ad un’attività extra di pulizia di superfici e arredi al termine di ogni sessione di esame. Previsti percorsi dedicati di ingresso e uscita dalla scuola, il distanziamento di 2 metri fra studente e commissione e fra gli stessi commissari. E l’obbligo di igienizzare le mani e di indossare la mascherina: solo al candidato è consentito, nel corso del colloquio, di abbassare il dispositivo. Basterà per garantire la sicurezza di un esame in presenza? Per Sambruna occorre valutare la situazione dei contagi "non oltre il 3 giugno. Se le condizioni sanitarie lo consentono, ben venga. In alternativa meglio valutare l’esame a distanza per le scuole nelle aree dove il virus rialza la testa".  

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