Maturità speciale al De Amicis: "La musica ci ha salvati"

Al liceo delle Scienze umane De Amicis canto, teatro e danza sono materie obbligatorie dalla prima

Il musical

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In prima superiore Mattia aveva cantato “Angels“ di Robbie Williams ai suoi compagni: ha chiuso il cerchio facendo commuovere con “Angels“ la commissione d’esame. Yency per problemi di salute ha dovuto ripetere la quinta, il suo riscatto è passato da una prova di Stato intensa che si è conclusa con la sua passione più grande: ha danzato davanti ai prof. Simone - in arte Hakimn Wise - ha cominciato da piccolino mettendo in rima e rappando il suo “diario“, ha salutato le superiori con il suo ultimo singolo, “Past Demon“. Prove di maturità agli Istituti De Amicis. Qui teatro, musica e danza sono materie curricolari, obbligatorie, inserite nell’indirizzo del liceo delle Scienze Umane per tre pomeriggi alla settimana. Un’occasione di presenza anche durante la didattica a distanza e con le attività extrascolastiche sospese, che ha aiutato gli studenti a superare i mesi più difficili. "Il progetto è nato grazie alla nostra professoressa Alessandra Bajoni che lo aveva avviato in un liceo pavese e lo ha portato qui – racconta Stefano Massa, preside degli Istituti De Amicis –. Ogni anno i ragazzi realizzano nove spettacoli teatrali in prosa, anche in lingua originale, e un musical nel mese di maggio. Quest’anno con un’emozione in più: il loro è stato il primo spettacolo al teatro Repower (ex Teatro Della Luna) col pubblico da febbraio 2020". Erano in 125 in scena - tutti “tamponati“ - e in 450 ad applaudire “Presenze: il grande show“.

«Il problema della scuola italiana è che tendenzialmente anestetizza i ragazzi: nel loro percorso scolastico sono chiamati a mettere tanto cervello ma poco cuore. Queste attività aiutano a mettersi in gioco", sottolinea il preside. La conferma arriva dalla presidente esterna, Barbara Chieregato, che ha permesso ai ragazzi di esibirsi durante i colloqui: "Edmondo De Amicis è conosciuto per il suo romanzo Cuore, ecco in questa scuola che porta il suo nome ho trovato io il cuore, ragazzi preparatissimi che sono riusciti a farmi commuovere. Hanno portato il loro vissuto, il loro presente e risposto alla domanda più impegnativa di tutte sul futuro cantando o esibendosi". "Ricorderò questo esame per tutta la vita – confessa Mattia Valsecchi –. Nei mesi di Dad questo percorso ci ha aiutato, era l’unico motivo per rivedere i compagni, tra i quali c’è anche la mia ragazza, e per continuare a coltivare la mia passione in un momento in cui le lezioni di canto erano sospese per la pandemia". A quei laboratori si sono aggrappati. "È stato pesantissimo – conferma Yency Lazzari – ma poi venivamo qui, avevamo il musical da preparare. Ho cominciato ballando latino americano in casa, non smetterò più". Simone Ghoreifi è arrivato in quarta superiore al De Amicis proprio per il percorso di teatro e musica ("danza meno, anche se sono entrato tronco e ora sono più una foglia", sorride). "Adesso conto anche di realizzare un album coinvolgendo alcune belle voci e persone che ho conosciuto qui mentre comincerò l’università: Storia o Economia".

«Sin dal primo anno collegano le materie umanistiche e non solo con queste discipline artistiche che permettono loro di misurarsi anche con esperienze professionali, col senso di responsabilità e della collaborazione – sottolinea la professoressa Bajoni –. Abbiamo anche diversi studenti dislessici che imparano paginate di copione a memoria. Li aiuta nella concentrazione, nello studio e nella vita". E la formula non va in vacanza: in via Lamarmora c’è la summer school sempre a base di teatro, arte e musica. Quattro settimane per 20 ragazzi dalla prima alla quarta che realizzeranno lo spettacolo che andrà in scena l’8 luglio al teatro Silvestrianum.

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