Milano, entro l’anno il via ai lavori in Bovisa: nei gasometri microsensori e sport

Le due strutture industriali ospiteranno i laboratori della STMicroelectronics e un centro con piscina e palestra

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di Giambattista Anastasio

Partiranno entro la fine dell’anno in corso i lavori di riqualificazione del parco dei gasometri, al quartiere Bovisa. A garantirlo sono stati, ieri, il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, l’assessore comunale alla Rigenerazione Urbana, Giancarlo Tancredi, e l’assessore regionale allo Sviluppo della Città Metropolitana, Stefano Bolognini, in occasione della presentazione, a Palazzo Lombardia, dell’accordo di programma che disciplinerà l’intervento sull’area.

Un progetto suggestivo, quello messo a punto dal Politecnico e condiviso con Regione e Comune. In estrema sintesi: l’area si porrà al tempo stesso come parco pubblico aperto a tutti e come campus dell’ateneo. Le strutture dei due gasometri che caratterizzano l’area, ormai in disuso da decenni, saranno preservate e recuperate. Un primo gasometro ospiterà infatti un centro sportivo di diecimila metri quadrati suddivisi su tre piani: uno ospiterà una piscina, un altro una palestra, il terzo uno spazio versatile e multifunzionale. Nel secondo gasometro saranno ospitate, invece, le Camere Bianche della multinazione italo-francese STMicroelectronics, vale a dire: i laboratori dove saranno realizzati microsensori. Sette i piani, in questo caso, per un totale di 15mila metri quadrati. Quindi ecco il trasferimento sull’area del Polihub, l’incubatore del Politecnico che in questo momento conta 120 tra imprese e start-up e 700 persone che vi lavorano. Il costo dell’intervento di rigenerazione ammonta ad oltre 90 milioni di euro, la Regione ne metterà 20 attraverso il Piano Lombardia. L’obiettivo è chiudere i cantieri entro il 2026, non solo e non tanto l’anno delle Olimpiadi Invernale, ma soprattutto l’anno imposto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) come orizzonte temporale degli interventi da esso finanziati.

"Non è più sufficiente essere un’università di qualità – ha fatto sapere Resta –, ma bisogna essere inseriti in una trasformazione dell’ateneo per attrarre studiosi, ricercatori e studenti da tutto il mondo e contribuire a trattenere qui il capitale umano. Tutte le università hanno capito che oltre a programmi di formazione e di ricerca di elevato livello servono spazi e servizi. I gasometri della Bovisa devono diventare la fabbrica delle idee, della conoscenza e dell’innovazione. Vogliamo accogliere studenti, start- up e imprese provenienti dall’Italia e da tutto il mondo, che possano vivere l’esperienza di questo campus in cui lo sport sarà elemento fondante della qualità del lavoro. Nei primi piani del nuovo edificio – ha rimarcato il rettore – ci saranno le Camere Bianche di STMicroelectronics, in cui saranno costruiti microsensori. Ci saranno altre grandi imprese che vogliono essere parte di questa avventura e qui in Bovisa sarà trasferito anche il nostro Polihub".

"Questo accordo si inserisce nel contesto di un più ampio intervento di riqualificazione del quartiere Bovisa – ha sottolineato Fontana –. La zona interessata, fra le stazioni ferroviarie di Milano Bovisa e Milano Villapizzone, oggi caratterizzata da un vuoto urbano, è carica di storia in forza del passato industriale di cui resta memoria in alcuni significativi manufatti di archeologia industriale di inizio Novecento, quali ad esempio proprio i gasometri. L’intervento riguarda il recupero del Gasometro 2, in area contigua al nuovo polo Bovisa del Politecnico, ed è finalizzato a realizzare una rigenerazione del Parco dei Gasometri". Quindi Tancredi: "Sottolineo la concretezza del lavoro fatto e ringrazio Regione Lombardia per le risorse importanti messe a disposizione. Le Università hanno un ruolo fondamentale nella rigenerazione urbana di Milano e quello che stiamo vivendo è un processo di rinnovamento in tutta la città che non ha precedenti. In questo quadro il Politecnico ha un ruolo centrale perché il nuovo grande campus della Bovisa ospiterà anche un parco pubblico di dimensioni rilevanti. La nostra città conta 220.000 studenti iscritti alle università: una città nella città".

mail: giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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