Energia idroelettrica idea da valutare

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La questione dell’energia nei suoi diversi aspetti, aumento del prezzo del esaurimento del gas di importazione, inquinamento e rischio nucleare, costituisce il maggior problema all’ordine del giorno. Connesso alla questione dell’energia c’è il problema dell’ambiente e delle sue risorse. L’orientamento della ricerca in Europa è rivolto verso lo studio delle potenzialità delle fonti rinnovabili: solare, eolico, idrico, biomassa, geotermico. Per quanto riguarda l’energia idrica e più precisamente lo sfruttamento dei salti d’acqua si osserva che in Italia diversamente che in altri Paesi l’interesse per le piccole centrali, sia private che pubbliche, è stato finora molto, ma molto scarso. Questa situazione è tanto più ingiustificata se si pensa che l’utilizzo delle forze idrauliche dell’Italia per “la soluzione di tutti i problemi italiani: rimboschimento, irrigazione, sistemazione agrario forestale e conquista della forza” ( Francesco Saverio Nitti 1902) costituì almeno con riguardo alla conquista della forza mediante la costruzione di centrali elettriche di medie e di grandi dimensioni, un progetto di sviluppo in gran parte realizzato. Tuttavia, rispetto all’idea originaria, cioè che dalla questione delle acque dovesse scaturire la soluzione di molti problemi italiani, in particolare la sistemazione idraulico forestale, il progetto venne, in corso d’opera mutilato della parte ambientale. Mi domando se non è il caso, visto la carenza di energia, di conoscere, almeno per alcune regioni, il potenziale idroelettrico disponibile, il quadro dei possibili utenti (in particolare le aziende agricole) e i progetti di bacino per l’uso e il riuso dei salti d’acqua dei corsi d’acqua naturali, irrigui e di drenaggio per sapere quanta energia si potrebbe recuperare e quanto territorio si potrebbe sistemare dal punto di vista idraulico agrario e forestale.

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