Ema: Tribunale dell'Ue non competente sul ricorso di Milano, decide la Corte

Declinata la propria competenza a decidere sul ricorso riguardante il trasferimento da Londra dell'agenzia europea del farmaco

Il Pirellone, la sede proposta da Milano per Ema

Il Pirellone, la sede proposta da Milano per Ema

Milano, 8 marzo  2018 -  Il Tribunale dell'Unione europea ha declinato la propria competenza a decidere sul ricorso proposto dal Comune di Milano sul trasferimento da Londra dell'agenzia europea del farmaco. Lo ha deciso lo stesso Tribunale. Il ricorso passerà quindi, alla Corte di giustizia, "davanti alla quale gia' pende il ricorso dell'Italia sul medesimo oggetto". 

Intanto il Comune di Milano ha espresso la propria «soddisfazione per le iniziative che le istituzioni europee stanno assumendo» in merito ai provvedimenti portati avanti dall'amministrazione per contestare l'assegnazione di Ema, l'Agenzia europea del farmaco, ad Amsterdam e «conferma il proprio impegno affinché il trasferimento della sede avvenga nel rispetto delle regole e degli interessi dei cittadini europei». «Il Tribunale europeo, accogliendo la richiesta del Comune - sottolinea una nota di Palazzo Marino - ha infatti trasferito i due giudizi, di annullamento e di urgenza, alla Corte di Giustizia dell'Ue, dove già pende il ricorso del Governo italiano. Proseguono quindi, diversamente da quanto aveva chiesto il Consiglio al Tribunale, le iniziative giudiziarie del Comune, che potrà far valere, insieme al Governo italiano, le proprie ragioni di fronte al massimo giudice europeo». «L'amministrazione comunale ha visto anche accolta la propria richiesta di accesso agli atti da parte della Commissione europea, che ha fornito una documentazione utile per gli stessi giudizi - prosegue il comunicato -. Mentre nei giorni scorsi, le commissioni del Parlamento europeo competenti hanno, anche a seguito delle iniziative del Comune di Milano, affermato le prerogative del Parlamento e la necessità di assicurare che il procedimento per il trasferimento dell' Ema garantisca il pieno rispetto delle regole del diritto europeo, a tutela degli interessi di tutti i cittadini europei».

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