Elisabetta II, due visite a Milano con il sorriso

Nel 1961 un blitz di sole due ore, nel 2000 una due giorni tra Scala, Cenacolo e Palazzo Marino. Albertini: fu un momento significativo

La pagina de Il Giorno dell'ottobre 2020 dedicata alla visita della Regina

La pagina de Il Giorno dell'ottobre 2020 dedicata alla visita della Regina

di Massimiliano Mingoia

La prima, il 9 maggio 1961, fu una visita-lampo: 120 minuti con il sindaco Gino Cassinis a fare da padrone di casa. La seconda, invece, si prolungò per due giorni, il 18 e 19 ottobre 2000, e in quel caso il primo cittadino era Gabriele Albertini. La Regina Elisabetta II e il suo consorte, il principe Filippo, Duca di Edimburgo, visitarono per due volte Milano. La prima visita di 61 anni fa si perde nella memoria. Le pagine del Giorno dell’epoca raccontano di un atterraggio a Linate della coppia reale, con Sua Maestà di giallo vestita, di un trasferimento in città in una Bentley scoperta giunta appositamente dall’Inghilterra, di una visita al Teatro alla Scala e di un successivo incontro con gli amministratori della città e con le personalità del mondo del lavoro e degli affari nella Villa comunale. Con tanto di dialogo cordiale e scherzoso tra il principe Filippo e il sindaco Cassinis: "Noi ci siamo già conosciuti", "Sì a Cambridge ad un congresso", "Già, ricordo bene, pronunciai un lungo e noioso discorso... Ricorda?". Dopo le due ore milanesi, Elisabetta e Filippo andarono in Stazione Centrale per proseguire la loro visita in Italia in direzione Torino.

Passarono altri 39 anni prima che Regina e consorte tornassero nel capoluogo lombardo. L’atterraggio sempre a Linate, il 18 ottobre 2000, poi il trasferimento nella suite presidenziale dell’hotel Principe di Savoia e, alle 19.30, l’ingresso alla Scala per ascoltare la musica di Ottorino Respighi ed Edward Elgar. Sul palco reale un addetto al cerimoniale comunicò al principe consorte che si sarebbe dovuto sedere di fianco alla Regina e lui, sempre abituato a stare un passo indietro rispetto alla sua sposa, rispose "how surprising", che sorpresa. Al termine dello spettacolo, accompagnati dal sindaco Gabriele Albertini, ieri commosso nel ricordo della due giorni del 2000 ("la visita della Regina e del principe fu un momento davvero significativo. Mi ero predisposto a questo incontro con trepidazione"), Elisabetta e Filippo si recarono nel camerino del direttore d’orchestra, Riccardo Muti. Il giorno dopo, il 19 ottobre, Sua Maestà fu ospite dell’Istituto Europeo del Design e visitò il Cenacolo Vinciano mentre il Duca d’Edimburgo si recò prima allo Smau e poi a Cascina Costa, in provincia di Varese, a una parata di elicotteri Agusta.

La tappa successiva della coppia reale fu Palazzo Marino, accolti da Albertini con fascia tricolore. Il responsabile del cerimoniale presentò il primo cittadino anche come presidente della Fondazione Scala e "Sua Maestà – ricorda Albertini – espresse stupore per la sovrapposizione dei due ruoli e lo stupore fu ancora più evidente nel Duca di Edimburgo". A seguire, nella sede del Comune, l’incontro con la delegazione italiana nella Sala dell’Orologio e il cocktail con 250 persone in Sala Alessi. Presente anche l’onorevole Enrico Letta, oggi segretario del Pd, che era andato ad accogliere i reali già a Linate.

L’omaggio del Comune a Elisabetta II fu una riproduzione ottocentesca dei disegni di Leonardo da Vinci. "Sua Maestà – ricorda ancora Albertini – ci rispose che li avrebbe conservati tra i doni più cari della sua collezione. Venni poi a sapere che la biblioteca del Castello di Windsor possiede i più importanti originali di Leonardo".

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