Elezioni comunali a Milano, il M5S rinuncia all’intesa con Sala

Il grillino Buffagni: "La strada migliore è andare da soli". Centrodestra, Tajani apre il ballottaggio per il candidato sindaco: "Lupi o Albertini"

Da sinistra il consigliere comunale M5S Gianluca Corrado e il sindaco Beppe Sala

Da sinistra il consigliere comunale M5S Gianluca Corrado e il sindaco Beppe Sala

Milano -  Capitolo chiuso. Almeno per ora. Il Movimento 5 Stelle rinuncia all’alleanza con il sindaco Giuseppe Sala alle elezioni comunali in programma in autunno. Dopo settimane di pressing grillino per un’intesa con il primo cittadino e con il Partito democratico, pressing che ha visto in prima fila il parlamentare Stefano Buffagni e il consigliere comunale Gianluca Corrado, i pentastellati milanesi fanno un passo indietro.

È lo stesso Buffagni, a margine della visita al centro vaccinale del Policlinico, a innestare la retromarcia: "Credo che la strada migliore alla fine sia andare da soli, rimarcando le differenze e dimostrando qual è la visione di sviluppo che abbiamo". Cosa ha fatto cambiare idea ai vertici grillini? Forse un paio di fattori. Il primo riguarda il caos che il Movimento sta vivendo a livello nazionale, con Beppe Grillo nel mirino per il video in cui difendeva il figlio accusato di stupro e con Giuseppe Conte e Davide Casaleggio sempre più ai ferri corti. Il secondo fattore, invece, potrebbe riguardare la netta contrarietà di una parte dei grillini milanesi a un’alleanza con Sala e con i dem, come espresso a chiare lettere in un post su Facebook di lunedì dall’altra consigliera comunale milanese, Patrizia Bedori. Fatto sta che l’ipotesi di un’intesa è accantonata. Decisione definitiva? Troppo presto per dirlo, mancano ancora sei mesi alle Comunali. E in politica, si sa, mai dire mai. In ogni caso Buffagni guarda avanti: "Sulle Comunali stiamo facendo un percorso, stiamo preparando contenuti e proposte. Non credo che l’alleanza sia un tema in oggetto". E ancora: "Invito Sala, Berlusconi e Salvini a sostenere e firmare la legge per dare poteri speciali a Milano".

Una domanda sorge spontanea: se i pentastellati, alla fine, andranno da soli al voto, chi sarà il loro candidato sindaco? In molti, fino a qualche mese fa, avrebbero indicato proprio Buffagni. Ma l’interessato, almeno ieri, sembrava più interessato a guardare ad altre scenari, addirittura alle elezioni regionali lombarde previste nel 2023: "Io candidato governatore? Assicuro che conosco molto bene la Regione Lombardia e anche tanti dirigenti bravi. C’è una parte sana della Regione che va difesa e valorizzata perché la Lega ha fatto davvero dei disastri".

Sul fronte centrosinistra, intanto, i Sentinelli di Milano annunciano che il sindaco Sala sarà con loro il prossimo 8 maggio alle 15 in piazza Scala per partecipare alla manifestazione “Il tempo è scaduto’’ a favore della legge Zan contro l’omotransfobia. 

Il centrodestra , invece, è sempre impegnato nella ricerca del candidato sindaco. Il coordinatore nazionale di FI Antonio Tajani, ospite di “Oggi è un altro giorno’’ su Rai Uno, parla di un ballottaggio tra due nomi: "A Milano stiamo vedendo, stiamo valutando alcuni sondaggi per verificare chi candidare come sindaco. C’è l’ipotesi Lupi, c’è l’ipotesi Albertini. Verifichiamo". Tajani si riferisce al parlamentare di Noi con l’Italia Maurizio Lupi e all’ex sindaco Gabriele Albertini. Un gruppo di esponenti del centrodestra, infine, ha fatto partire "una catena di digiuno" per sostenere la candidatura a sindaco di Albertini.

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