Città metropolitana, sindaci e consiglieri al voto: affluenza all'80,6%

Per l'elezione del Consiglio metropolitano di Milano alle 20 'ha votato l'80,6% degli aventi diritto, pari a 1657 tra consiglieri e sindaci dei Comuni della Provincia di Milano'. Lunedì alle 8 inizierà lo spoglio

Palazzo Isimbardi, elezioni Città metropolitana

Palazzo Isimbardi, elezioni Città metropolitana

Milano, 28 settembre 2014 - Città  metropolitana, dalle 8 alle 20 hanno votato a Palazzo Isimbardi, quasi 2mila sindaci e consiglieri dei 134 Comuni della Grande Milano. Gli amministratori erano chiamati a scegliere i 24 membri del Consiglio metropolitano, l’organismo che entro la fine dell’anno dovrà redarre lo Statuto della Città metropolitana. Dal 1° gennaio 2015 l'ente locale prenderà il posto della Provincia di Milano e sarà guidato «di diritto» dal sindaco Giuliano Pisapia. Stasera la chiusura della urne.

AFFLUENZA - Secondo i dati dell'ufficio elettorale della Provincia, alle 20, quando sono state chiuse le urne, aveva votato l'80,6% degli aventi diritto, pari a 1657 tra consiglieri e sindaci dei 134 Comuni della Provincia di Milano chiamati a votare. In precedenza, alle 17 aveva votato il 64.5% degli aventi diritto, pari a 1324 tra consiglieri e sindaci dei comuni della provincia di Milano. Alle 11.30 la percentuale era del 37,6%, grazie ai 772 consiglieri e sindaci che in mattinata si erano recati in via Vivaio. Si vota fino alle 20. Lo spoglio e' previsto per lunedì mattina a partire dalla ore 8 a Palazzo Isimbardi, sede dell'ente provinciale. E' ammessa una preferenza per ogni votante. C’è l’incognita dell’affluenza: quanti sindaci e consiglieri si recheranno a Palazzo Isimbardi per un’elezione di «secondo livello», che cioè non coinvolge i 3 milioni di cittadini dell’area vasta, ma solo gli amministratori già eletti? Lo sapremo solo nella serata di domenica.

LE LISTE - Quattro le liste in campo: Centrosinistra con Pd, Sel e movimenti civici; FI-Ncd-FdI; Lega Nord; lista civica Costituente per la partecipazione. Ecco tutti i candidati in pole position per l’elezione. Favoritissimi i consiglieri comunali milanesi, visto che i voti della metropoli contano molto di più di quelli dei piccoli centri (la legge Delrio prevede il voto ponderato).

I CANDIDATI - Ripartiamo dal centrosinistra, che punta a 15-16 eletti su 24. Sul fronte Pd, è sicuro di farcela il segretario milanese Pietro Bussolati, candidato perché consigliere comunale a Melzo. Tra i favoriti anche i consiglieri milanesi Lamberto Bertolè, Anna Scavuzzo e Filippo Barberis. Dovrebbero farcela anche i sindaci targati Pd Pietro Romano (Rho), Monica Chittò (Sesto San Giovanni) ed Eugenio Comincini (Cernusco sul Naviglio). Sel punta sulla capogruppo a Palazzo Marino Patrizia Quartieri. Veniamo al centrodestra. In Forza Italia il consigliere milanese Armando Vagliati è quasi certo dell’elezione, così come il sindaco di Paderno Dugnano Marco Alparone, mantovaniano doc. Il coordinatore cittadino degli azzurri Giulio Gallera, invece, appoggia Vera Cocucci (Mediglia), mentre il consigliere regionale Fabio Altitonante tira la volata a Giuseppe Russomanno (Trezzano). Il Ncd punta su Luciano Guidi, Fdi su Marco Osnato. In totale la lista FI-Ncd-Fdi dovrebbe ottenere 5-6 eletti. La Lega, invece, almeno un paio: certo il consigliere milanese Luca Lepore, ballottaggio per il secondo posto tra i sindaci Massimo Olivares (Marcallo con Casone) ed Ettore Fusco (Opera). La lista civica Costituente per la partecipazione potrebbe avere almeno un eletto: se la giocano due consiglieri comunali milanesi: il socialista Roberto Biscardini e il radicale Marco Cappato.

IL SINDACO PISAPIA -  "Sono favorevole all’elezione diretta del sindaco della città metropolitana - ha detto il sindaco Pisapia - ma c'è il rischio" che non cambi nulla rispetto al precedente sistema delle Province, se non ci saranno i fondi necessari per lo sviluppo della Città metropolitana e soprattutto una chiarezza sulle competenze", ha dichiarato il sindaco Giuliano Pisapia che oggi era a Palazzo Isimbardi per l'elezione del Consiglio della città metropolitana. Sulla nascente istituzione: "Le competenze non sono assolutamente chiare, mancano i fondi, anzi la situazione del bilancio della Provincia è molto delicata", sostiene Pisapia: "Proprio per questo è necessaria la condivisione degli obiettivi e delle modalità del lavoro insieme". Poi ancora: “Io “Se non ci saranno i fondi necessari per lo sviluppo della città metropolitana e chiarezza sulle sue competenze, il rischio è che non cambi nulla però”

 

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