Electrolux, rilancio nero su bianco: 102 milioni di euro e 100 assunzioni

Azienda e sindacati chiudono una bozza di accordo: tra oggi e domani il piano passa al voto dei lavoratori

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di Gabriele Bassani

Electrolux scommette ancora su Solaro investendo 102 milioni di euro in tre anni e garantendo altre 100 assunzioni a tempo indeterminato in cambio di un aumento di produzione. Al momento si deve chiamare ancora ipotesi di accordo, perché le firme definitive arriveranno solo se il piano verrà approvato dall’assemblea dei lavoratori, che lo voterà tra oggi e domani. Ma quello che è stato messo già nero su bianco, al termine di una lunghissima trattativa iniziata nel primo pomeriggio di martedì e conclusa in piena notte è un risultato che potrebbe diventare storico per la fabbrica di lavastoviglie di Solaro. Di questo è convinta Rosy Cuomo, rappresentante sindacale dello stabilmento per la Fim Cgil: "In un momento storico-economico drammatico, in cui assistiamo a multinazionali del nostro settore che dismettono gli impianti in Italia, noi abbiamo trovato un accordo con Electrolux per garantire futuro a questo stabilimento e, soprattutto, lavoro per chi c’è e per altri che ci saranno". L’intesa, se approvata dai lavoratori, porterà nella fabbrica di Corso Europa un nuova piattaforma per la produzione di lavastoviglie di media ed alta gamma. Una scelta controcorrente per la multinazionale svedese che ha deciso di investire sulla competenza consolidata per questo tipo di prodotto, la lavapiatti, che da queste parti si realizza ormai più di 60 anni, con il passaggio attraverso diverse proprietà fino a confluire in Electrolux.

"L’intesa prevede un massiccio investimento di 102 milioni con interventi di automazione sulle linee e il rinnovo dei reparti tecnologici ed è propedeutico al lancio di una nuova piattaforma di prodotto - si legge nella nota sindacale diffusa da Fim, Fiom e Uil -. A fronte di ciò è previsto che il gettito produttivo orario passerà sulle future linee di montaggio a 108 pezzi l’ora". Inizialmente l’azienda chiedeva di raggiungere quota 118 pezzi all’ora, a fronte dei 90 attuali, ma il taglio è frutto della lunga mediazione sindacale, che ha portato anche all’impegno di assumere 100 addetti alla produzione per assicurare che i carichi individuali di lavoro e gli indici di salute e sicurezza non peggiorino. Saranno assunti 80 addetti per le linee di montaggio, 10 in magazzino e 10 nelle aree tecnologiche. Le assunzioni partiranno ad inizio 2024 e proseguiranno fino al 2026, man mano che entreranno in funzione le nuove linee, e saranno rivolte prioritariamente ai lavoratori che stanno lavorando o che hanno già lavorato con contratto a termine a partire dal 2020.

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